20.05.2013 Views

Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

214<br />

CAPITOLO NONO<br />

poi a portarselo appresso perché, si può supporre, sentivano che<br />

grazie al bastone il loro braccio era divenuto più lungo e potente.<br />

Per quanto attiene l'evoluzione culturale, Lamarck potrebbe essere<br />

ancor più esauriente.<br />

La scintilla che mi permise di comprendere la stretta connessione<br />

tra l'economico e il biologico venne dal mio illustre maestro, Joseph<br />

A. Schumpeter, il quale, nel suo The Theoly of the Economic Deve-<br />

lopment, mi insegnò che l'evoluzione economica si basa sull'insor-<br />

genza di innovazioni discontinue. Come spiegò in una delle sue<br />

memorabili metafore, «aggiungete uno dopo l'altro tutti i vagoni<br />

postali che volete, non otterrete mai in questo modo una motrice».<br />

In altre parole, le innovazioni effettive sono mutazioni economiche<br />

non-darwiniane.<br />

La simultaneità delle scoperte ha suscitato vivaci discussioni tra<br />

i «sociologi della scienza», ma questo costituisce un caso veramen-<br />

te intricato che riguarda due scoperte simultanee, ma indipendenti,<br />

fatte a distanza di tempo e in campi diversi, cioè una in ambito<br />

sociologico e l'altra nelle scienze naturali. Trent'anni dopo la teoria<br />

di Schumpeter, un eminente biologo di nome Richard Goldschmidt<br />

sconvolse i suoi colleghi sostenendo che l'evoluzione biologica non<br />

segue la teoria deii'evoluzione della specie di Darwin, che si basa su<br />

cambiamenti impercettibili partendo dal primo organismo vivente<br />

fino all'essere umano attuale, quanto piyttosto sull'emergere di<br />

«mostri promettenti» (hopefulmonsters). E in questo senso preciso<br />

che la motrice è un mostro, e anche ben riuscito, rispetto al vagone<br />

postale. Difficilmente si potrebbe trovare un esempio più illumi-<br />

nante a sostegno della mia visione bioeconomica.<br />

Può essere istruttivo raccontare come arrivai, per caso (qui l'e-<br />

spressione è più che mai appropriata) alla mia teoria. La maggior<br />

parte delle mie idee innovative sono state generate dalle mie espe-<br />

rienze personali. Questo vale in particolare per la relazione indis-<br />

solubile tra il modo in cui opera la legge di entropia e il processo<br />

economico. Come studente di Emile Borel alla Sorbona, negli anni<br />

1927-30, volevo naturalmente conoscere tutte le monografie scritte<br />

da questo grande pensatore. Arrivai cosi a leggere la sua Meccanica<br />

statistica che mi introdusse alla termodinamica, e da li, al concetto<br />

di entropia. Tuttavia, considerata la natura deiia meccanica statisti-<br />

ca, che altro non è se non la presentazione molto formale e astratta<br />

QUO VADIS IIOMO SAPIENS-SAPIENF? Zlj<br />

della termodinamica, avrei potuto limitare il mio interesse alle elu-<br />

cubrazioni matematiche che più tardi sarebbero emerse numerose<br />

in quel campo, se non fosse stato per una successiva esperienza in<br />

Romania, la quale mi rivelò improvvisamente il fondamentale ruolo<br />

della legge di entropia all'interno del processo economico, o meglio<br />

bioeconomico.<br />

Mi capitò una volta di visitare un paese in collina dove si trova-<br />

vano alcuni miei amici sociologi a lavorare sul campo. Era l'inizio<br />

della primavera, periodo nel quale i torrenti gonfiati dalla pioggia<br />

spazzano via i1 terreno fertile recando un danno enorme ai coltiva-<br />

tori, e si stava appunto parlando delle conseguenze economiche di<br />

quella calamità. Me ne andai rimuginandoci sopra, e mentre attra-<br />

versavo il ponte sul fiume Olt, uno dei più grandi deila Romania,<br />

cominciai a fissare le sue acque, nere come pece, che scorrevano vor-<br />

ticosamente. Di fronte a questa semplice scena, mi balenò un pen-<br />

siero preciso: «Così se ne va - dissi a me stesso - il nostro futuro<br />

pane quotidiano! » Ricordandomi in un attimo di ciò che avevo ap-<br />

preso dall'opera di Borel, mi si delineò chiaramente in testa l'im-<br />

palcatura della mia teoria bioeconomica. Dopo non molto, scoprii<br />

un altro fatto stimolante ben più degno di pubblica attenzione.<br />

All'inizio di questo secolo, la Romania rappresentava il terzo paese<br />

produttore di petrolio nel mondo; eppure a cominciare dagli anni<br />

sessanta diventò un paese importatore. Infatti, una volta che il pe-<br />

trolio viene bruciato, trasformandosi in calore e smog, è andato per<br />

sempre! Questo vale anche per le sostanze nutrienti presenti sulla<br />

superficie del terreno. Un'immagine bioeconomica lampante, per<br />

esempio, è quella della grande migrazione del primo millennio,<br />

quando una tribù dopo l'altra fu costretta a spostarsi dall'Asia cen-<br />

trale all'Europa perché non era più in grado di ottenere cibo da<br />

quei terreni ormai sfruttati. Ora invece possiamo farlo, ma non in<br />

eterno, perché anche i1 nostro patrimonio minerale è finito.<br />

Entropia, parola un tempo esoterica, è oggi sempre più usata per<br />

semplice esibizione. Anche la legge di entropia ha avuto una sto-<br />

ria tumultuosa. Da idea misteriosa, ancora oggi essa non presenta<br />

la stessa trasparenza delle leggi della meccanica di Newton, che<br />

possono essere ridotte aila semplice azione di push and pull. Inol-<br />

tre è stata presentata in modo cosi contorto, che oggi il suo signi-<br />

ficato sembra essere ancor più confuso e controverso. Di essa non

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!