Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus
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206 CAPITOLO OTTAVO<br />
tale e la materia (e, e M,, rispettivamente) in energia dissipata,<br />
DE; materia dissipata, DM; e rifiuti, R. I rifiuti sono l'output<br />
che, nonostante contengano energia e materia disponibile, per<br />
ragioni tecniche o economiche non trovano spazio nel processo economico<br />
(per esempio rifiuti nucleari o spezzoni di roccia provenienti<br />
da una miniera di carbone).<br />
I1 principio antropico generale non è solo quello che non si può<br />
usare due volte lo stesso ammontare di energia e di materia, ma<br />
che, in ogni processo, una parte dell'energia e della materia risulta<br />
necessariamente degradata. Questo giustifica l'inevitabile flusso in<br />
uscita di energia e di materia dissipata. Spiega anche un altro fatto<br />
importante: nella tabella 8.2, la ragione dell'esistenza del settore<br />
per la produzione di beni capitali, P,, è che il flusso x,, è necessario<br />
per il mantenimento dei fondi Ki.2L Allo stesso modo, i flussi<br />
x, sono necessari al mantenimento di tutta la popolazione, H, (che<br />
è maggiore di EH,, i < 5).22<br />
4. Corollario conchsivo: il destino prometeico<br />
della nostra tecnologia<br />
Attualmente le maggiori speranze di risolvere la crisi energetica<br />
che ci minaccia sono riposte nel progresso tecnologico. Apparente<br />
la soluzione alla crisi della nostra attuale febbre industriale può<br />
venire solo dalla tecnologia. Tuttavia sembra che non riusciamo a<br />
comprendere la natura del progresso tecnologico che può risolvere<br />
questa crisi. L'epitome di questa falsa convinzione è il filo rosso<br />
che lega molti papers presentati al Simposio sull'economia delle<br />
0 . -<br />
21 Per la relazione tra l'energia disponibile utilizzata e l'energia inutiiiz~abile che ne deriva,<br />
cfr. <strong>Georgescu</strong>-<strong>Roegen</strong> 1979a. Lo stesso articolo tratta della estensione della nota legge dell'entropia<br />
alla materia macroscopica -in termini tecnici, quella che io ho chiamato quarta leggc della<br />
termodinamica. Questa legge, come la prima e la seconda, proclama l'impossibilità del moto perpetuo<br />
di terzo tipo, definito come un sistema che esegue un lavoro meccanico all'infinito, a un<br />
saggio costante, e che può scambiare con il suo ambiente solo I'energia. Un corollario è che non<br />
tutta la materia può essere riciclata.<br />
22 Vorrei osservare, di sfuggita, chex,,e K, sono due clementi economici differenti. K, è, diciamo,<br />
un ponte; x,,rappresenta ii flussc deUe cose necessarie alla manutenzione del ponte. Come<br />
ha osservar0 Marx, non si può pescare in un lago privo di pesci, e, analogamente, nessuno può<br />
riuscire ad attraversare il fiume camminando sopra gli oggetti necessari alla sua manutenzione.<br />
RICETTE FATTIBILI CONTKO TECNOLOGIE VITAT.1 207<br />
risorse non rinnovabili.*' Essa rappresenta la posizione generale<br />
degli economisti standard, basata sulla stranota funzione di pro-<br />
duzione Cobb-Douglas<br />
dove K indica il capitale, H il lavoro, e R le risorse naturali. L'ovvia<br />
conclusione algebrica è che, se si aumentano il capitale e il lavoro,<br />
il prodotto finale può aumentare anche con un incremento di<br />
risorse piccolo quanto si vuole. Dal punto di vista analitico (il solo<br />
condivisibile dall'economista matematico puro), questa posizione<br />
cozza con il principio dimostrato sopra, secondo cui flussi e fondi<br />
non sono sostituibili. Non è possibile tessere più tela con meno<br />
filo, anche se si aumenta il numero dei telai.<br />
Altra cosa è guardare aila relazione [8] dialetticamente, cioè come<br />
espressione della verità generale secondo cui con fondi (capitale e<br />
forza lavoro qualificata) qualitativamente migliori è possibile ottenere<br />
una quantità maggiore di prodotti dalla stessa quantità di<br />
flussi-input (riducendo l'output di rifiuti): in questo caso il ragionamento<br />
quantitativo non vale. Diventa allora chiaro qual è la difficoltà:<br />
secondo le leggi note, per sottrarre alla natura i suoi tesori<br />
più preziosi (i combustibili fossili e persino le sorgenti idriche), devono<br />
essere usati strumenti di sempre più grandi dimensioni. Macchine<br />
più efficienti hanno bisogno di quantitativi maggiori di energia e<br />
di materia per completare il processo prod~ttivo.~~ Un reattore termonucleare<br />
può essere grande come l'intera Manhattan.<br />
Un approccio solido richiede alcune nuove nozioni elementari.<br />
Userò una matrice come quella della tabella 8.2, in cui ogni input<br />
necessario al processo è ricavato daila natura, oppure è prodotto<br />
grazie a un processo fattibile (feasible), come una tecnologia. Chiaramente<br />
il processo (o ricetta) è fattibile se almomento della discussione<br />
ne conosciamo le coordinate specifiche di flusso e di fondo.<br />
Cuocere il pane, trasmettere messaggi attraverso onde elettromagnetiche,<br />
fondere il minerale di ferro, sono tutte ricette fattibili.<br />
Ma controllare l'energia termonucleare o prevedere un terremoto,<br />
non sono ricette fattibili. Inoltre, nonostante tutti i processi inclusi<br />
in qualsiasi tecnologia debbano essere fattibili, non tutte le tecnologie<br />
sono vitali (viable).<br />
23 «Rcvicw of Economic Studieso, 1974.<br />
" I1 computer sembra la sola eccezione alla regola citata