20.05.2013 Views

Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

I4 MAURO BONAIUTI<br />

tivi per la specie. Nuove forme di schiavitù, distruzione dell'am-<br />

biente, dilagare della corruzione finanziaria, possono rappresentare<br />

alcuni esempi di tali effetti distruttivi (si veda oltre la parte terza).<br />

A controprova di ciò basti pensare quanto frequentemente in natura<br />

si osservano comportamenti ridondanti o palesemente inefficienti.<br />

5) In un contesto non espansivo, un certo grado di competizione tra<br />

specie diverse favorisce lo sviluppo degli ecosistemi, al <strong>contra</strong>rio h com-<br />

petizione tra i membri di una stessa specie (competizione intraspecifica)<br />

generalmente danneggia e dunque riduce le possibilità di sopravvivenza<br />

della specie stessa.<br />

La competizione intraspecifica, in un contesto non espansivo,<br />

trova un equivalente economico in quella che Fred Hirsch (1976)<br />

ha definito competizioneposizionale. Immaginiamo un mercato oli-<br />

gopolistico maturo, in cui cioè si produce un bene omogeneo la cui<br />

domanda è costante o in declino. In questo mercato operano alcune<br />

grandi imprese i cui obiettivo è di mantenere o espandere le pro-<br />

prie quote di mercato. Ipotizziamo che, a tale scopo, l'impresa A<br />

decida di incrementare le proprie spese pubblicitarie del 10 per<br />

cento. Le altre imprese si sentiranno minacciate e, per non veder<br />

ridotte le proprie quote di mercato, innalzeranno le loro spese pub-<br />

blicitarie dello stesso ammontare. Ciò comporterà un aumento dei<br />

costi per le imprese, una riduzione dei profitti, un aumento dei prez-<br />

zi e una conseguente riduzione delle quantità prodotte, a danno dei<br />

consumatori. Se tutte le imprese reagiscono nello stesso modo, le<br />

quote di mercato che ciascuna impresa riuscirà ad accaparrarsi<br />

resteranno invariate.1° Se immaginiamo ragionevolmente che I'im-<br />

presa A, insoddisfatta del risultato raggiunto, decida di incremen-<br />

tare ulteriormente le proprie spese pubblicitarie, ciò innescherà<br />

una spirale autoaccrescitiva con effetti deleteri per tutti i soggetti<br />

coinvolti. Così come accade in natura," la competizione tra sog-<br />

getti appartenenti alla stessa specie (le imprese competono sullo<br />

stesso mercato e producono un bene omogeneo) tende a produrre<br />

conseguenze dannose alla sopravvivenza della specie stessa. In una<br />

'O Namralmente immaginiamo che l'efficacia deUe diverse campagne sia mediamente equi-<br />

valente.<br />

" Cfr. Lorenz I983 Per l'analisi dettagliata di un caso di questo genere (competizione intra-<br />

specifica), si veda l'esempio del "fagiano argo» riportato in seguito.<br />

INTRODUZIONE I5<br />

battuta essa favorisce «i peggiori». Come vedremo neila parte se-<br />

conda, questo tipo di comportamento, e il suo equivalente econo-<br />

mico, la competizione posizionale, fornisce una chiave di lettura<br />

importante per comprendere alcune dinamiche autodistruttive tipi-<br />

che dell'economia globale.<br />

6) Nei sistemi complessi la parte non può controllare il tutto<br />

Dalle mie parti, quando un ragazzo e una ragazza cominciavano<br />

a frequentarsi in vista di una possibile relazione amorosa, si diceva<br />

curiosamente: «quei due fanno della chimica». Come sottolineava<br />

<strong>Georgescu</strong>-<strong>Roegen</strong> la ragione fondamentale per cui la chimica non<br />

è mai entrata a far parte della fisica è legata al fatto che non è pos-<br />

sibile dedurre le proprietà di un nuovo composto da quelle dei sin-<br />

goli elementi che lo compongono.<br />

E probabile che la saggezza popolare avesse qui colto un tratto<br />

epistemologicamente rilevante di ogni relazione sistemica: la parte<br />

non può controllare il tutto. Come scoprirà presto l'innamorato,<br />

egli non è affatto in grado di controllare l'evolversi della propria<br />

relazione; in altre parole non è in grado di disporre la successione<br />

degli eventi che lo attendono lungo una catena di tipo determini-<br />

stico. Questa difficoltà caratterizza in particolare i sistemi viven-<br />

ti.lz Se calcio un sasso, esso reagirà sulla base dell'energia cinetica<br />

del mio piede, cioè seguendo le leggi della meccanica, quindi in<br />

modo prevedibile, ma se calcio un cane esso «reagirà» utilizzando<br />

la riserva di energia immagazzinata dal suo metabolismo, in un modo<br />

che egli stesso, probabilmente, non sa prevedere (Bateson 1972). Ci<br />

troviamo qui di fronte a una tipologia di fenomeni (cibernetici o<br />

sistemici) completamente diversi rispetto a quelli descritti dalla<br />

fisica classica.Ii L'impossibilità per la parte di controllare il tutto<br />

l' Ilya Prigogine ha mostrato che anche la materia, lontana dali'equilibrio, presenta caratteristi-<br />

che autorganizzative e dunque i'cmergere di fenomeni nuovi, che possono condurre ii processo lungo<br />

uri sentiero evolutivo imprevedibile. Se dunque tradizionalmente sono i sistemi viventi che presentano<br />

le caratteristiche di impre~edibiliia sopra descritte, oggi è possibile estendete tali proprietà,<br />

con Ic dovute precauzioni, anche al mondo inancmato della materia (Prigogine 1968, 1996).<br />

" Quando il cane di Lorena (dopo essersi a lungo trattenutu), uccide il papero colpendolo<br />

«accidentalmente» con uno dei suoi canini, ci offre un esempio di come i sistemi viventi seguano<br />

uiia logica completamente diversa rispetto al determinismo dcUa meccanica classica (a cui come<br />

noto I'economia si ispira). Oltre a questo carattere imprevedibile, i sistemi viventi possono anche<br />

ritardare, consapevolmente o meno, la propria reazione. Lo iato temporale che sepnra l'arione

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!