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Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

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3 2<br />

MAURO BONAIUTI<br />

primaria importanza, sia nei contesti delle economie meno avan-<br />

zate - neile quali non si spiegherebbe altrimenti la capacità di<br />

sopravvivere (e alle volte di essere felici!) che queste società mani-<br />

festano pur con redditi monetari estremamente bassi - sia nei paesi<br />

occidentali, dove risponde al crescente bisogno di qualità della<br />

vita, relazionalità, solidarietà presente in questo tipo di società.<br />

Inoltre i «beni relazionali» posseggono caratteristiche molto pecu-<br />

liari da un punto di vista bioeconomico. Essi infatti implicano,<br />

come vedremo, un consumo molto ridotto di materialenergia.<br />

I1 terzo fondo è costituito dal capitale naturale (K,) e cioè dal-<br />

l'insieme organizzato degli elementi che costituiscono la ricchezza<br />

della biosfera (aria, acqua, territorio, specie animali e vegetali ecc.).<br />

Per comprendere in che senso il capitale naturale assume un<br />

ruolo significativo nell'ambito del processo di consumo, dobbiamo<br />

immaginare cosa sarebbe del nostro benessere se non disponessimo<br />

del territorio su cui abitiamo, delle fonti di acqua pulita per bere o<br />

cucinare. In termini più strettamente economici possiamo pensare<br />

cosa sarebbe dell'industria turistica se il mare si presentasse privo<br />

di vita o inquinato, o cosa sarebbe dello shopping in un centro<br />

urbano in cui l'aria è divenuta irrespirabile. Per quanto il ruolo del<br />

capitale naturale sia più evidente nella funzione di produzione (sia<br />

come input di risorse che come agente di trasformazione) un'ana-<br />

lisi più attenta ci renderà consapevoli del fatto che anche l'attività<br />

di consumo presuppone uno spazio fisico e soprattutto il manteni-<br />

mento degliequilibri ecologici.<br />

Figura 1<br />

Il consumu: fondi e Jlusii.<br />

r C<br />

Flurri<br />

x, =heni di mercato<br />

x, =beni relazionali<br />

x, =risorse naturali<br />

F =felicità/benessere<br />

=soggetto di consumo<br />

(famiglia, gmppo di acquisto)<br />

Kc = bcni durcvoli+«capitale~<br />

relazionale<br />

K, =capitale naturale<br />

INTRODUZIONE 33<br />

I1 capitale naturale, d'altro canto, costituisce una fonte diretta di<br />

benessere per le famiglie. I1 piacere di abbeverarsi a una fonte di alta<br />

montagna o la semplice contemplazione di un paesaggio alpino, la<br />

possibilità di osservare o, meglio ancora, di convivere con la molti-<br />

tudine di esseri viventi che abitano la biosfera, costituiscono da<br />

sempre una continua fonte di gioia per gli esseri umani, che si ge-<br />

nera, si noti bene, indipendentemente dalla produzione e dal con-<br />

sumo di beni. Ciò che desidero mettere in luce è che una parte<br />

importante del benesserelfelicità a cui gli esseri umani possono at-<br />

tingere dipende da un fondo (il capitale naturale) che già esiste e che<br />

pertanto non richiede alcuno sforzo produttivo (sia in termini di<br />

«lavoro» che di impiego di capitale, risorse o tecnologia) se non<br />

quello legato alla sua conservazione.<br />

I1 modello presenta dunque tre tipologie di fondi (C, Ka K,) tra-<br />

scurate dall'analisi tradizionale. Ciò che caratterizza l'approccio<br />

bioeconomico alla teoria del consumatore è che, <strong>contra</strong>riamente a<br />

quanto affermato daila teoria standard, i flussi di beni e servizi non<br />

sono in grado, da soli, di produwe alcun benessere. L'ipotesi standard<br />

secondo cui l'utilità dipendeva esclusivamente dai flussi di beni<br />

e servizi in possesso del consumatore, era giustificabile in un con-<br />

testo (quello degli albori della società industriale) in cui nulla mi-<br />

nacciava seriamente il mantenimento dei fondi (equilibrio della bio-<br />

sfera, quantità appayentemente crescenti di capitale a disposizione<br />

delle famiglie ecc.). E evidente che oggi queste condizioni «di equi-<br />

librio» non possono in alcun modo essere date per scontate. Pertan-<br />

to la teoria bioeconomica dovrà analizzare innanzitutto le condi-<br />

zioni di «mantenimento» di questi fondi, e come le trasformazioni<br />

legate ai processi economici ne compromettano la possibilità di so-<br />

stenere la vita e di produrre benessere.<br />

Non andrà mai dimenticato, infine, che i1 processo di consumo<br />

comporta la degradazione entropica di una certa quantità di mate-<br />

rialenergia, la quale risulterà non più utilizzabile al termine del<br />

processo. Per tenere conto di ciò occorrerà considerare in output la<br />

presenza di un flusso di scartilrifiuti (W,).'><br />

>j Se introducessimo lo Stato nella rappresentazione semplificata del processo economico qui<br />

presentata, dovremnio prcnderc in considerazione le tipologie di fondi da questo, controllate:<br />

parchi, risorse naturali, ferrovie, autostrade, rnpprcscntano esempi di questo tipo. E bene osser-<br />

vare che anche quriti fondi possono costituire fonte «diretta» di bcnesserc da parte delle fami-

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