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Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

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166 CAPITOI.~ SESTO<br />

dell'energia solare tramite le metodologie adesso conosciute deri-<br />

vano anch'esse dall'immensa richiesta di materia. Da tutto ciò che<br />

è possibile adesso valutare, la quantità di materia necessaria a una<br />

tecnologia varia a seconda dell'intensità dell'energia utilizzata: è<br />

grande per energia a bassa intensità (come l'energia solare al livello<br />

del suolo), perché tale energia dev'essere concentrata per arrivare<br />

a un'intensità molto più elevata, adeguata a sostenere gli intensivi<br />

processi industriali che vengono adesso alimentati dai combustibili<br />

fossili; ed è grande per l'energia ad alta intensità, perché tale ener-<br />

gia dev'essere controllata (oltre a dover essere prima «setacciata»).<br />

8. Analisi globale e valutazione tecnologica:<br />

il caso dell'energia solare<br />

Di questi tempi si sente ripetere con insistenza che non dovrem-<br />

mo esitare a utilizzare una tecnologia basata sull'energia solare,<br />

perché l'energia solare «è, dopotutto, gratuita» (CED 1977). Ma<br />

qualsiasi forma di energia ambientale è gratuita, nel senso che la<br />

natura non ha una cassa alla quale dobbiamo pagare le risorse in<br />

situ: le voyalties sono state istituite dall'uomo, non dalla natura.<br />

Forse quando diciamo che l'energia solare è gratuita vogliamo sem-<br />

plicemente dire che è «estremamente abbondante*, e in effetti lo<br />

è: il flusso annuale che raggiunge gli strati superiori dell'atmosfe-<br />

ra è circa dodicimila volte superiore all'attuale consumo energetico<br />

mondiale da qualunque fonte! Sfortunatamente la sola abbondanza<br />

di energia in situ non costituisce necessariamente un vantaggio, e<br />

questo è proprio il caso dell'energia solare, che è abbondante, ma<br />

ha anche il grande difetto di essere estremamente debole quando ci<br />

raggiunge.<br />

La possibilità di utilizzazione diretta dell'energia solare sta susci-<br />

tando tante speranze'va renderne istruttiva una valutazione tec-<br />

nologica in base ai concetti esaminati in questo capitolo.<br />

"Cfr., per esempio: Congressionai Record: Scnate, 31 luglio 1975 e 10 dicembre 1975; S.<br />

Potter, We 'rtund on threshold of rohr energy era, in uNems and Observcr» (Raleirh, N.C.), 16<br />

settembre 1975; Buropean Conmon Market heat, up on iohr energy, in «IIerald Tribune*, 25<br />

luglio 1977.<br />

I ANALISI FNERGETICA h VALUTAZIONE ECONOMICA 167<br />

Cominciamo la nostra trattazione ricordando al lettore la distin-<br />

zione necessaria fra «metodo» [recipe] e «tecnologia», nonché il<br />

fatto che metodi realizzabili non costituiscono necessariamente<br />

tecnologie vitali (§ 2): legioni di esperimenti riusciti rappresentano<br />

metodi realizzabili che non possono attualmente far parte di tecno-<br />

logie vitali. Un esempio lampante è costituito dal metodo di estra-<br />

zione mineraria sulla luna, che per adesso non può certo sostituire<br />

lo sfruttamento minerario deila terra. Indirizziamo poi la nostra<br />

indagine sul caso di attualità di una tecnologia basata su metodi già<br />

funzionanti per accumulare direttamente l'energia solare:4o possia-<br />

mo senza remore chiamare «collettore» qualunque attrezzatura uti-<br />

lizzata allo sco~o.<br />

Per semplicità, possiamo dividere l'intero sistema in tre processi<br />

individuali: (P,) produce energia solare accumulata, SE, per mezzo<br />

di collettori, CL, e una certa dotazione di capitale, K; (P,) produce<br />

collettori tramite SE e K; (P,) produce K da depositi minerari uti-<br />

lizzando SE (tabella 6.3).41 Evidentemente,<br />

dato che i collettori non hanno utilizzazione al di fuori di (P,).<br />

Si può legittimamente fare l'ipotesi che tutti i metodi (P,) siano<br />

realizzabili; (P,) lo è certamente. Anche i collettori vengono correntemente<br />

prodotti, sebbene tramite altre fonti di energia, soprattutto<br />

quella derivante dai combustibili fossili, FE, e lo stesso è vero<br />

di K; ma dato che l'energia è una «sostanza» omogenea, quella dei<br />

combustibili fossili potrebbe benissimo venir sostituita dall'energia<br />

raggiante solare accumulata. I1 solo problema potrebbe essere<br />

l'intensità: sfortunatamente l'intensità dell'energia (espressa da<br />

dQ/dt) è un altro aspetto, oltre la materia, ignorato dalla termodinamica,<br />

la quale non può quindi chiarire in alcun modo la que-<br />

~tione.~' Non bisogna comunque ignorare il fatto che metodi dimo-<br />

40 Di conseguenza non teniamo conto della proposta di accumulare l'energia solare nello<br />

spazio per poi inviarla a terra; si tratta di un profedimento che non si è ancora dimostrato a t~<br />

tuabile.<br />

41 Si noti che (P,) deve comprendere un fondo di CL oltre al fondo di K.<br />

'* Secondo la formula standard Q = W si dovrebbe poter inviare un razzo sulla luna disrri-<br />

buendo il Q necessario su un tempo così lungo da farlo corrispondere all'accensione di un fiam-<br />

mifero dopo l'altro. Questa omissione spiega perché tanti studiosi rimangano perplessi davanti<br />

al paradosso per cui I'etiergia solare, sebbene immensamente abbondante, sembra difficilmente<br />

utilizzabile in modo diretto per le attuali necessiti inliurtruiii.

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