20.05.2013 Views

Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

144<br />

CAPITOLO SESTO<br />

Per l'entropia della miscela semplice di due gas ideali distinti che<br />

siano alla stessa pressione P e alla stessa temperatura T, vale la famosa<br />

formula di Gibbs:<br />

dove m, + m, = m è la somma delle moli, R è la costante del gas e<br />

a,, C, le caratteristiche fisiche dei gas. La miscelazione di due gas<br />

con la stessa temperatura e la stessa pressione fa quindi aumentare<br />

l'entropia diL9<br />

una formula molto nota, che attualmente viene applicata più o<br />

meno a proposito.<br />

Di solito questa formula viene citata con riferimento a un paradosso<br />

evidenziato dallo stesso Gibbs (cfr. Seeger 1974): se i due gas<br />

sono identici, la [6] è sempre positiva, anche se la miscela non provoca<br />

alcun cambiamento entropico. C'è però un altro aspetto della<br />

[6] che deriva da un'osservazione di Max Planck (1706, p. 104) e<br />

che è pertinente a questa discussione: Planck ha osservato che per<br />

quanto riguarda la [6], «sarebbe più appropriato parlare di dissipazione<br />

di materia che di dissipazione di energia».20<br />

Secondo le formule sia [6] sia [5], per una data m si ha la massima<br />

dissipazione quando m, = m,. Si consideri però il caso in cui<br />

m, = 1 e m, = 10loO; allora AS diventa del tutto trascurabile; ma,<br />

secondo un concetto intuitivo di dissipazione, sembra logico sostenere<br />

che, se ilgas 1 è quello che conta, la dissipazione, dal punto di<br />

vista dell'uo,mo, è molto maggiore in questo secondo caso che non<br />

nel primo. E in quest'ultimo caso che si può veramente dire che<br />

una mole del gas 1 non è più disponibile; in effetti, riunire quelle<br />

l9 Dato che questo stesso particolare tecnico si ripresenterà nel I 6, può esscrc opportuno<br />

aggiungere chc I'entalpia, H, non cambia. L'entalpia, che corrisponde d a nozione intuitiva di<br />

contenuto calorico, è la quantiti di energia termica necessaria per portare una soitanza dallo zero<br />

assoluto alla sua temperatura attuale a pressione costante; in pratica I'entalpia è il potere ca-<br />

lorifico di un combustibile, cioè la qiiantità massima di energia termica ottenibile facendolo<br />

bruciare.<br />

Comprerisibilrnente, Planck non disse *dissipazione di massa».<br />

ANALISI ENERGETICA E VAI.UTAZIONti ECONOiMIC~l I45<br />

molecole sarebbe arduo quanto riunire le molecole dell'aria che re-<br />

spirò Platone, molte delle quali fanno parte di ogni respiro che ina-<br />

liamo!<br />

È ovvio che si possono ritrovare tutte le perle di una collana che<br />

si sia rotta in una stanza, in un teatro, o addirittura in qualche punto<br />

di Manhattan, purché si sia disposti a impiegare tempo ed energia<br />

sufficienti e a consumare numerosi oggetti nella ricerca; ma l'estra-<br />

polazione di questo processo macroscopico al livello microscopico<br />

deile molecole, o anche di piccoli pezzi di materia, è chiaramente<br />

inammissibile. In base a tutto quel che sappiamo, come si può cre-<br />

dere alla possibilità di riunire, anche se non proprio tutte, pratica-<br />

mente tutte le molecole di gomma dei pneumatici consumati, tutto<br />

il piombo dissipato attraverso i tubi di scappamento, o tutto il rame<br />

delle monete logorate con l'uso? E addirittura in un tempo finito e<br />

ragionevole? Si deve concludere che a livello microscopico il pro-<br />

cesso che permette di riunire le perle di una collana rotta richiede-<br />

rebbe, oltre a strumenti difficilmente concepibili, un tempo infi-<br />

nito. Si tratta quindi di un'operazione che appartiene alla stessa<br />

categoria della macchina irreversibile e al progetto di Planck per<br />

utilizzare il calore degli oceani. Planck conclude addirittura che,<br />

dato che AS>O, «la diffusione, come l'attrito e la conduzione del ca-<br />

lore, è un processo irreversibile» (Planck 1906, p. 113; 1910, p. 78).<br />

L'analisi precedente mostra comunque come la [6] dia una mi-<br />

sura dell'intensità di diffusione opposta a quella che sembrerebbe<br />

ragionevole, dato il tipo di operazione che attualmente effettuiamo<br />

sulla materia: secondo quella formula, mescolare un vagone di aghi<br />

1 con un vagone di paglia provoca una diffusione maggiore che non<br />

perdere quell'ago particolare in un vagone di paglia; il problema del<br />

suo ritrovamento corrisponde al problema di un riciclaggio com-<br />

pleto a queilo dell'estrazione di un minerale da una roccia qual-<br />

siasi. E facile estrarre metallo da un giacimento ricco, ma il com-<br />

pito diventa sempre più difficile con la diminuzione del contenuto<br />

metallico, e per un contenuto, per esempio, di 10-'"' diventa im-<br />

possibile.<br />

Si considerino due miscugli, uno di 10 t di limatura di ferro con<br />

10 t di sabbia fine, l'altro di 10 t di limatura di ferro con 10 miliardi<br />

di t di sabbia fine; sebbene il contenuto di ferro sia lo stesso nei due

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!