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Appunti di ORL COSIMATO COSIMO, RUSSO ... - mediciunisa.it

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<strong>ORL</strong><br />

porta ad uno scarso accrescimento e a <strong>di</strong>sattenzione. È perciò in<strong>di</strong>cata la terapia<br />

chirurgica, che si esegue previa classificazione secondo cr<strong>it</strong>eri basati sull’ostruzione<br />

tubarica e del rinofaringe. La terapia me<strong>di</strong>ca si basa su argento proteinato o cure termali e<br />

soggiorno in clima marino. Il fibroangioma rinofaringeo è un tumore raro, benigno ma a<br />

volte clinicamente molto aggressivo, che colpisce esclusivamente soggetti <strong>di</strong> sesso<br />

maschile tra 14 e 18 anni. È un tumore sessile , a larga base d’impianto , bianco<br />

rossastro, liscio o polilobato, <strong>di</strong> consistenza duro elastica, ricoperto da una mucosa a volte<br />

molto vascolarizzata e facilmente sanguinante spontaneamente o al tatto. Istologicamente<br />

è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da una abbondante rete <strong>di</strong> vasi , a volte molto ampi, privi <strong>di</strong> fibrocellule<br />

muscolari lisce, e da stroma connettivale non capsulato. La <strong>di</strong>versa percentuale della<br />

componente vascolare e fibrosa fa si che esistano fibroangiomi molto vascolarizzati altri<br />

più ricchi <strong>di</strong> collagene. L’eziopatogenesi è ignota, sono state accre<strong>di</strong>tate alcune teorie<br />

come la teoria congen<strong>it</strong>a ipotizzante che lo sviluppo posso aversi dal pericondrio della<br />

fibrocartilagine, dal periostio, dalla fascia faringobasilare, dai tessuti del canale cranio<br />

faringeo, da cellule ectopiche ormono <strong>di</strong>pendenti. La teoria infiammatoria attribuisce un<br />

ruolo primario agli episo<strong>di</strong> flogistici reci<strong>di</strong>vanti del cavo. La teoria ormonale propende per<br />

l’esistenza nel rinofaringe <strong>di</strong> un tessuto bersaglio sensibile all’azione <strong>di</strong> ormoni androgeni<br />

circolanti. La teoria mista, congen<strong>it</strong>a e ormonale, si basa sull’esistenza nel cavo <strong>di</strong> tessuto<br />

tumorale fibrovascolare congen<strong>it</strong>o inattivo per l’assenza <strong>di</strong> ormoni maschili, nel corso della<br />

pubertà, con l’inizio della secrezione ormonale, si assisterebbe allo sviluppo della<br />

neoplasia. Il tumore possiede un peduncolo <strong>di</strong> impianto sessile, sul contorno del foro sfeno<br />

palatino e da qui si estende sotto la mucosa a<strong>di</strong>acente usurando le strutture ossee con cui<br />

viene a contatto e comprimendo i tessuti molli. La neoplasia si estende nelle zone <strong>di</strong><br />

minore resistenza come ai forami e segue nervi e vasi. Essa può <strong>di</strong>rigersi in tutte le<br />

<strong>di</strong>rezioni invadendo gli organi lim<strong>it</strong>rofi come il seno cavernoso, il naso , i seni sfenoidale e<br />

mascellare. I sintomi iniziali sono l’epistassi , abbondante in alcuni casi, rinolalia chiusa<br />

posteriore ed iposmia. A questi segni si aggiungono la rinorrea muco purulenta<br />

monolaterale cronica, la stenosi tubarica, cefalea, nevralgia e algie atipiche, sintomi<br />

neurologici ed oftalmologici. La <strong>di</strong>agnosi si avvale delle fibre ottiche, della TC,RM e<br />

dell’arteriografia. La <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale viene posta nei confronti <strong>di</strong> tutte le altre<br />

neoformazioni rinofaringee e nasali sanguinanti ma k’età e il sesso del paziente,<br />

un<strong>it</strong>amente al comportamento clinico orientano alla <strong>di</strong>agnosi. La terapia <strong>di</strong> elezione è<br />

chirurgica, previa embolizzazione della mass, impiegando, nelle neoplasie più lim<strong>it</strong>ate, la<br />

tecnica endoscopica, nelle lesioni più estese le varie forme <strong>di</strong> aggressioni a cielo aperto.<br />

Alcune volte, in casi reci<strong>di</strong>vanti si usa la ra<strong>di</strong>oterapia, chemioterapia e ormono terapia<br />

sono state abbandonate. I tumori del rinofaringe occupano un posto particolare per la loro<br />

posizione anatomica, trovandosi in una s<strong>it</strong>uazione topografica <strong>di</strong> estrema profon<strong>di</strong>tà<br />

all’interno del cranio, confinando con l’apofisi basilare dell’occip<strong>it</strong>ale, lo sfenoide ed il<br />

legamento atlanto occip<strong>it</strong>ale. Questa s<strong>it</strong>uazione fa sì che il rinofaringe contragga rapporti<br />

anatomici con varie strutture importanti. Dal punto <strong>di</strong> vista epidemiologico tale neoplasia è<br />

frequente nei popoli asiatici e africani e poco negli europei. È stata accertata una relazione<br />

con EBV, un fattore genetico e uno socio ambientale, come l’alimentazione. L’istotipo<br />

dominante <strong>di</strong> queste neoplasie è il carcinoma malpighiano <strong>di</strong> tipo in<strong>di</strong>fferenziato , in una<br />

percentuale più bassa è l’istotipo del linfoma; in una percentuale molto bassa possono<br />

riscontrarsi altri tumori come i fibrosarcomi, i condrosacomi e i condromi. La<br />

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