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Appunti di ORL COSIMATO COSIMO, RUSSO ... - mediciunisa.it

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<strong>ORL</strong><br />

somministrate alla madre in gravidanza. Un effetto analogo, ma riferibile ad una azione<br />

patogena <strong>di</strong>retta, è prodotto dalle ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti. Le tossicosi endogene, che<br />

determinano defic<strong>it</strong> u<strong>di</strong>tivo prenatale, sono invece le forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>abete e <strong>di</strong> insufficienza<br />

renale non compensate che possono essere responsabili <strong>di</strong> labirint<strong>it</strong>e emorragica. Le<br />

sor<strong>di</strong>tà perinatali <strong>di</strong>pendono da lesioni dell’orecchio, da lesioni dell’orecchio interno e delle<br />

vie nervose centrali che si instaurano durante il parto e/o sub<strong>it</strong>o dopo la nasc<strong>it</strong>a. Le cause<br />

principali <strong>di</strong> tali lesioni è l’ipossia neonatale, che a sua volta può <strong>di</strong>pendere da cause<br />

materne, che interferiscono con la normale ossigenazione del circolo fetale per via<br />

transplacentare (anemia); cause fetali (grave ipovolemia, gravi insufficienze<br />

car<strong>di</strong>ocircolatorie); cause estrinseche (traumi da parto). Sul piano anatomopatologico, il<br />

danno raramente consiste in lesioni emorragiche cocleari, mentre si osserva un<br />

depauperamento neuronale a livello dei nuclei cocleari proporzionale alla durata e grav<strong>it</strong>à<br />

dell’ipossia. La sor<strong>di</strong>tà si accompagna ad altri defic<strong>it</strong> neurologici; l’<strong>it</strong>tero neonatale può alle<br />

volte portare ad accumulo <strong>di</strong> bilirubina in<strong>di</strong>retta con lesioni pigmentate dei nuclei centrali<br />

con sor<strong>di</strong>tà bilaterale grave e con interessamento delle alte frequenze. La sor<strong>di</strong>tà<br />

postnatale <strong>di</strong>pende da lesioni che si instaurano dopo la nasc<strong>it</strong>a per effetto <strong>di</strong> agenti<br />

patogeni infettivi, tossici e traumatici. Sono dovute a cause infettive come le<br />

meningoencefal<strong>it</strong>i, la parot<strong>it</strong>e, le mening<strong>it</strong>i. Sul piano funzionale si tratta per lo più <strong>di</strong> forme<br />

bilaterali, simmetriche, <strong>di</strong> ent<strong>it</strong>à me<strong>di</strong>o-grave e profonde, con tendenza all’evoluzione, sia<br />

in senso favorevole che sfavorevole. La sor<strong>di</strong>tà da parot<strong>it</strong>e epidemica e da morbillo è<br />

quasi sempre monolaterale e può comparire in ogni momento fino a quattro settimane<br />

dopo la guarigione clinica, portando ad anacusia; le cause tossiche sono le stesse rispetto<br />

alle prenatali, la sor<strong>di</strong>tà è bilaterale, con una netta e marcata compromissione per le alte<br />

frequenze; cause traumatiche producono sor<strong>di</strong>tà neurosensoriali da lesioni del labirinto<br />

membranoso da contraccolpo o da frattura della capsula ossea.<br />

La prevenzione della sor<strong>di</strong>tà può essere primaria o secondaria, la primaria consiste<br />

nell’in<strong>di</strong>viduazione e la rimozione delle cause e si articola in consulenza del genetista,<br />

vaccinazione alle donne in età fertile, misure <strong>di</strong> igiene, ev<strong>it</strong>are l’assunzione <strong>di</strong> sostanze ad<br />

azione ototossica. La prevenzione secondaria consiste essenzialmente nella <strong>di</strong>agnosi<br />

precoce e si basa sulla prevenzione dell’instaurazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi del linguaggio. La<br />

<strong>di</strong>agnosi precoce prevede l’utilizzo <strong>di</strong> meto<strong>di</strong>che non invasive, come la consulenza<br />

genetica, meto<strong>di</strong>che invasive come il prelievo <strong>di</strong> materiale uterino per la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong><br />

patologie cromosomiche, malattie infettive o malattie metaboliche.<br />

Gli echi cocleari o fotoemissioni acustiche sono suoni a bassa intens<strong>it</strong>à, generati<br />

all’interno della coclea, derivati dalle proprietà contrattili delle cellule ciliate esterne e dalle<br />

caratteristiche meccano-strutturali della membrana basilare. Tale attiv<strong>it</strong>à contrattile può<br />

essere sia <strong>di</strong> tipo rapido che lento; sia spontanea, che indotta da stimoli vari. In base al<br />

tipo <strong>di</strong> stimolazione acustica le otoemissioni acustiche vengono classificate in<br />

otoemissioni acustiche spontanee e otoemissioni acustiche evocate. Quando giunge<br />

uno stimolo sonoro, si verifica una interazione tra i movimenti attivi, autonomi propri della<br />

struttura cocleare, ed i movimenti passivi della coclea stimolati dall’input esterno. È da<br />

questa interazione che <strong>di</strong>pende la capac<strong>it</strong>à della coclea <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminare frequenza ed<br />

intens<strong>it</strong>à. Un ruolo fondamentale nella genesi delle otoemissioni sarebbe svolto dalle<br />

efferenze alle cellule ciliate esterne del fascio olivo cocleare, con azione modulatrice. Le<br />

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