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Appunti di ORL COSIMATO COSIMO, RUSSO ... - mediciunisa.it

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<strong>ORL</strong><br />

si presenta con una frequenza maggiore, può essere secondaria ad una flogosi nasale,<br />

ma soprattutto etmoidale, per i rapporti che il canale naso frontale contrae con le cellule<br />

etmoidali. Si <strong>di</strong>stinguono forme catarrali e purulente. Le lesioni istologiche sono le stesse,<br />

il canale naso frontale, s<strong>it</strong>uato in posizione declive, assicura il drenaggio, ma se chiuso<br />

determina una raccolta bloccata. Nella forma catarrale la sintomatologia è modesta:<br />

dolore all’angolo supero interno dell’orb<strong>it</strong>a che si irra<strong>di</strong>a alla regione frontale e rinorrea<br />

monolaterale. Obiettivamente all’ispezione si osserva iperemia ed edema della cute<br />

frontale e della palpebra superiore; alla rinoscopia si osserva edema ed iperemia della<br />

mucosa nasale e presenza <strong>di</strong> essudato sieroso o siero-mucoso proveniente dal meato<br />

me<strong>di</strong>o. Alla palpazione si risveglia dolore all’angolo palpebrale. Nella forma purulenta la<br />

sintomatologia generale e locale è più importante; il dolore è intenso anche nella<br />

irra<strong>di</strong>azione frontale, l’iperemia e l’edema sia dei tessuti molli che della mucosa nasale<br />

possono essere imponenti, alla rinoscopia si osserva essudato purulento che occupa il<br />

meato me<strong>di</strong>o. Anche in questa localizzazione è possibile il blocco del canale <strong>di</strong> drenaggio<br />

con febbre e dolore. La rinosinus<strong>it</strong>e sfenoidale acuta è nella forma catarrale,<br />

asintomatica, mentre in quella purulenta si presenta con dolore profondo, irra<strong>di</strong>ato al<br />

vertice e alle tempie, e con uno scolo <strong>di</strong> essudato nella cav<strong>it</strong>à retro-faringea. Possono<br />

essere presenti algie sintomatiche della I e II branca trigeminale; la <strong>di</strong>agnosi è <strong>di</strong><br />

sospetto, confermata da uno stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ologico delle cav<strong>it</strong>à. La rinosinus<strong>it</strong>e etmoidale<br />

cronica è conseguente a forme acute o reci<strong>di</strong>vanti e alla presenza <strong>di</strong> fattori favorenti la<br />

cronicizzazione. Anatomopatologicamente si presentano forme catarrali o purulente ma<br />

soprattutto iperplastiche. Questa forma è la più significativamente responsabile <strong>di</strong><br />

trasformazioni neoplastiche. Nella forma catarrale la sintomatologia è sfumata e si<br />

confonde con quella della concom<strong>it</strong>ante e persistente rin<strong>it</strong>e. Anche nelle forme purulente i<br />

sintomi sono scarsi e lim<strong>it</strong>ati a rinorrea modesta e irregolare. Alla rinoscopia anteriore si<br />

osserva una scarsa quant<strong>it</strong>à <strong>di</strong> essudato siero-mucoso o muco purulento del meato me<strong>di</strong>o<br />

e il quadro <strong>di</strong> una rinopatia cronica, la palpazione della ra<strong>di</strong>ce del naso è dell’osso<br />

ungueale risveglia una modesta dolorabil<strong>it</strong>à. La forma iperplastica è un quadro patologico<br />

peculiare del seno etmoidale, la sinus<strong>it</strong>e etmoidale cronico iperplastica si realizza quando<br />

la flogosi cronica si instaura su un terreno pre<strong>di</strong>sposto ad importanti reazioni edematose<br />

per alterazioni allergiche. La facil<strong>it</strong>à delle reazioni <strong>di</strong> ripetersi generano il quadro tipico,<br />

con neoformazioni peduncolate, cioè i polipi. La sintomatologia <strong>di</strong> questa forma si<br />

arricchisce <strong>di</strong> un segno e cioè l’ostruzione nasale, che è più marcato e permanente; alla<br />

rinoscopia anteriore e posteriore sono osservabili i polipi, la <strong>di</strong>agnosi è ra<strong>di</strong>ologica con TC.<br />

La rinosinus<strong>it</strong>e mascellare cronica segue una forma non guar<strong>it</strong>a o si instaura in segu<strong>it</strong>o<br />

ad una rin<strong>it</strong>e cronica, una etmoi<strong>di</strong>te o ad affezioni dentarie trascurate. Nella forma<br />

catarrale le lesioni sono rappresentate da iperemia ed edema della mucosa con presenza<br />

<strong>di</strong> scarso essudato siero-mucoso; la mucosa e la sottomucosa possono essere ispess<strong>it</strong>e<br />

ed ipertrofiche. La concom<strong>it</strong>ante esistenza <strong>di</strong> un terreno favorente intense reazioni<br />

edematose e iperplastiche può con<strong>di</strong>zionare anche in questa sede, la comparsa <strong>di</strong> polipi.<br />

Nella forma purulenta è caratteristica la presenza <strong>di</strong> pus con sintomatologia povera basata<br />

su rinorrea siero mucosa o purulenta interm<strong>it</strong>tente più abbondante al mattino. Nelle forme<br />

prolungate ci può essere cacosmia. Alla rinoscopia anteriore si osserva un essudato nel<br />

meato me<strong>di</strong>o, sul cornetto inferiore e sul pavimento della fossa nasale. La <strong>di</strong>agnosi si<br />

basa sull’anamnesi <strong>di</strong> precedenti sinus<strong>it</strong>i, rin<strong>it</strong>i o ascessi dentali, sulla presenza <strong>di</strong> rinorrea<br />

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