Appunti di ORL COSIMATO COSIMO, RUSSO ... - mediciunisa.it
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<strong>ORL</strong><br />
SINTOMATOLOGIA DI PATOLOGIE DELL’ORECCHIO<br />
La per<strong>di</strong>ta u<strong>di</strong>tiva rappresenta la sintomatologia clinica più spesso legata ad una patologia<br />
dell’orecchio; spesso si associa al tinn<strong>it</strong>o, alle vertigini e al <strong>di</strong>sequilibrio:<br />
- Tinn<strong>it</strong>o o acufene: fasti<strong>di</strong>oso ronzio o fischio che accompagna spesso le per<strong>di</strong>te<br />
u<strong>di</strong>tive; più in generale, può essere defin<strong>it</strong>o come una sensazione u<strong>di</strong>tiva percep<strong>it</strong>a<br />
in un solo orecchio o in entrambi o nella testa in assenza <strong>di</strong> uno stimolo sonoro<br />
esterno. L’acufene può avere origine in qualunque parte del sistema u<strong>di</strong>tivo; le sue<br />
caratteristiche forniscono scarse informazioni sulle sue origini. Solo durante una<br />
crisi menierica l’acufene presenta la caratteristica patognomonica <strong>di</strong> rumore a<br />
bassa frequenza (roaring noise). È possibile classificare gli acufeni in oggettivi e<br />
soggettivi. I primi si accompagnano a con<strong>di</strong>zioni in cui si verifica lo sviluppo <strong>di</strong><br />
energia vibratoria meccanica capace <strong>di</strong> produrre un suono che può essere<br />
percep<strong>it</strong>o non solo dal paziente ma anche da un soggetto esterno; si tratta <strong>di</strong><br />
patologie vascolari (fistole artero-venose del collo, tumori glomici carotidei,<br />
aneurismi intracranici) o per una tuba <strong>di</strong> Eustachio beante (in questo caso gli<br />
acufeni sono sincroni con gli atti respiratori, mentre nel caso delle patologie<br />
vascolari gli acufeni sono sincroni con il polso). Gli acufeni soggettivi (più frequenti)<br />
possono invece accompagnarsi a molte patologie au<strong>di</strong>ologiche (soprattutto quelle<br />
dell’orecchio interno), vestibolari o neurologiche (SNC); nell’85% dei pazienti con<br />
tumore del nervo acustico è presente un acufene soggettivo. Il trattamento<br />
dell’acufene secondario si rivolge alla risoluzione della patologia principale; quelli<br />
persistenti o isolati prevedono invece terapie farmacologiche <strong>di</strong> tipo sistemico o<br />
loco-regionale con anestetici locali, sedativi, antidepressivi, vaso<strong>di</strong>latatori ecc…;<br />
- Vertigini o <strong>di</strong>sequilibrio (dal punto <strong>di</strong> vista clinico non sono considerate come<br />
un’unica ent<strong>it</strong>à nosologica). Nella valutazione del paziente vertiginoso risulta<br />
importante un’accurata anamnesi; la natura della vertigine può infatti fornire<br />
in<strong>di</strong>cazioni che ci in<strong>di</strong>rizzano o verso una patologia vestibolare primaria o verso un<br />
problema riferibile al sistema non otologico: la ‘vera vertigine’ è causata da<br />
alterazioni vestibolari primarie ma può essere causata anche da un infarto del<br />
tronco o cerebellare; il ‘<strong>di</strong>sequilibrio’ può essere correlato a un <strong>di</strong>sturbo vestibolare<br />
non compensato, a problemi <strong>di</strong> integrazione sensoriale centrale, a neuropatie delle<br />
estrem<strong>it</strong>à, a tossic<strong>it</strong>à da farmaci, a <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni endocrini e metabolici e alle infezioni; il<br />
‘senso <strong>di</strong> testa vuota’ è in relazione con la postura o anche a ipoglicemia, anemia o<br />
effetti collaterali <strong>di</strong> farmaci;<br />
- Paralisi del facciale (per i rapporti che tale nervo prende lungo il suo decorso con<br />
le strutture dell’orecchio). Viene cosi defin<strong>it</strong>o un quadro obiettivo caratterizzato dalla<br />
per<strong>di</strong>ta, in genere monolaterale, <strong>di</strong> tono della muscolatura facciale come<br />
conseguenza <strong>di</strong> un defic<strong>it</strong> funzionale del nervo facciale. La paralisi può essere<br />
defin<strong>it</strong>a congen<strong>it</strong>a (forme genetiche, forme traumatiche alla nasc<strong>it</strong>a, osteopetros<strong>it</strong>i e<br />
malattie ossee ere<strong>di</strong>tarie) o acquis<strong>it</strong>a (legate a fattori virali, infettivi, vascolari,<br />
tumorali, traumatici, flogistici e iatrogeni). A seconda dei gruppi muscolari<br />
interessati, è possibile <strong>di</strong>stinguere forme periferiche (interessamento <strong>di</strong> tutti i gruppi<br />
muscolari dell’emifaccia) e forme centrali (risparmio della componente superiore<br />
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