Appunti di ORL COSIMATO COSIMO, RUSSO ... - mediciunisa.it
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<strong>ORL</strong><br />
pulsante, il momento in cui percepisce lo stimolo sonoro inviato. Si invia generalmente un<br />
tono puro <strong>di</strong> 1000 Hz ad una intens<strong>it</strong>à <strong>di</strong> 30 dB al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> una soglia ipotetica<br />
intu<strong>it</strong>ivamente stimata, che deve essere presentato per circa 3 secon<strong>di</strong>, in modo che il<br />
soggetto possa familiarizzare col tipo <strong>di</strong> stimolo da identificare. Se ciò non evocasse una<br />
risposta imme<strong>di</strong>ata, si deve innalzare il livello dello stimolo in scatti <strong>di</strong> almeno 20 dB finchè<br />
il soggetto non identifica il suono.<br />
La soglia può essere<br />
determinata usando il<br />
metodo ascendente, che<br />
registra il livello in dB HL<br />
al quale il tono puro<br />
risulta apparentemente<br />
utile, man mano che<br />
l’intens<strong>it</strong>à dello stimolo<br />
viene innalzata partendo<br />
da un punto <strong>di</strong> non<br />
u<strong>di</strong>bil<strong>it</strong>à; il metodo<br />
<strong>di</strong>scendente, che<br />
permetto <strong>di</strong> registrare<br />
l’ultimo livello sent<strong>it</strong>o,<br />
man mano che l’intens<strong>it</strong>à<br />
dello stimolo viene<br />
<strong>di</strong>minu<strong>it</strong>a da un punto <strong>di</strong><br />
chiara u<strong>di</strong>bil<strong>it</strong>à. Il metodo<br />
ascendente è il più utilizzato perche più atten<strong>di</strong>bile e segue la seguente procedura. Dopo<br />
aver presentato lo stimolo ad un livello <strong>di</strong> como<strong>di</strong>tà u<strong>di</strong>tiva, il tono viene <strong>di</strong>minu<strong>it</strong>o in scatti<br />
<strong>di</strong> 10 dB finchè il soggetto, non udendo più nessuno stimolo sonoro, non risponde più.<br />
Quin<strong>di</strong>, da questo punto <strong>di</strong> non u<strong>di</strong>bil<strong>it</strong>à, l’intens<strong>it</strong>à viene aumentata in scatti <strong>di</strong> 5 dB finchè<br />
il soggetto non percepisce nuovamente lo stimolo. Ogni qualvolta che si ottiene una<br />
risposta, l’intens<strong>it</strong>à dello stimolo viene abbassata <strong>di</strong> nuovo <strong>di</strong> 10 dB e poi aumentata <strong>di</strong><br />
ulteriori 5dB, fino a quando si ha la conferma della risposta al medesimo livello <strong>di</strong><br />
stimolazione sonora, per almeno 2-3 volte <strong>di</strong> segu<strong>it</strong>o, e si ottenga quin<strong>di</strong> la soglia<br />
defin<strong>it</strong>iva. Questa procedura viene effettuata per ogni singola frequenza, partendo dai<br />
1000 Hz ed analizzando le frequenze acute e successivamente le gravi e poi seguendo lo<br />
stesso proce<strong>di</strong>mento per l’altro orecchio. Le frequenze interme<strong>di</strong>e sono analizzate in caso<br />
<strong>di</strong> trauma acustico oppure un acufene specialmente in presenza <strong>di</strong> normoacusia. Si passa<br />
poi al rilevamento della soglia per via ossea, facendo indossare al paziente l’archetto col<br />
vibratore sulla mastoide dell’orecchio da analizzare, e seguendo le procedure analoghe a<br />
quelle per via aerea, fatta eccezione per le frequenze 125 ed 8000Hz. L’intens<strong>it</strong>à massima<br />
ottenibile per via ossea <strong>di</strong>pende dalla frequenza testata e dal tipo <strong>di</strong> au<strong>di</strong>ometro ed è<br />
comunque sempre inferiore rispetto alla aerea. È bene sottolineare come qualsiasi suono<br />
inviato per conduzione ossea possa essere percep<strong>it</strong>o nella stessa maniera da entrambi gli<br />
orecchi poichè la vibrazione sulla scatola cranica stimola con la stessa sensazione<br />
soggettiva <strong>di</strong> intens<strong>it</strong>à entrambe le coclee. Il fattore <strong>di</strong> attenuazione interneurale nella<br />
trasmissione per via ossea è minimo, e pertanto, nel rilevamento della soglia per<br />
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