Appunti di ORL COSIMATO COSIMO, RUSSO ... - mediciunisa.it
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<strong>ORL</strong><br />
l’au<strong>di</strong>ometria vocale infantile si utilizzano le frasi sintetiche, SPIN test, parole sillabiche,<br />
con o senza immagini, frasi normali per bambini, batteria <strong>di</strong> prova per le minime capac<strong>it</strong>à<br />
u<strong>di</strong>tive. Il riconoscimento del messaggio verbale è notevolmente influenzato dalla<br />
ridondanza defin<strong>it</strong>a come la quant<strong>it</strong>à <strong>di</strong> informazioni in eccesso rispetto a quelle<br />
necessarie per la comprensione del materiale verbale. Esistono due tipi <strong>di</strong> ridondanza: la<br />
estrinseca, correlata al contenuto del messaggio verbale, che si <strong>di</strong>vide in fonemica<br />
semantica e sintattica; la intrinseca, funzione del sistema nervoso centrale, che entra in<br />
azione quando si correggono eventuali errori insorti nell’identificazione del messaggio. Il<br />
materiale verbale è presentato al paziente con <strong>di</strong>versa stimolazione in cuffia, esaminando<br />
un orecchio alla volta, o in campo libero. Le risposte del paziente possono essere verbali o<br />
<strong>di</strong> identificazione o comportamentali. L’intens<strong>it</strong>à <strong>di</strong> stimolazione viene stabil<strong>it</strong>a<br />
aggiungendo 20-30 dB alla me<strong>di</strong>a tonale per le frequenze della voce. Se c’e’ <strong>di</strong>fferenza tra<br />
le curve au<strong>di</strong>ometriche dei due orecchi per le frequenze della voce, si deve applicare il<br />
mascheramento. I risultati vengono riportati su un grafico <strong>di</strong> assi cartesiani dove sulle<br />
or<strong>di</strong>nate sono riportate le percentuali <strong>di</strong> parole, frasi o logotomi, mentre su quello delle<br />
ascisse sono segnati i valori dello stimolo sonoro in dB. In au<strong>di</strong>ometria vocale è possibile<br />
determinare tre <strong>di</strong>verse soglie:<br />
1. Soglia <strong>di</strong> detenzione: livello <strong>di</strong> intens<strong>it</strong>à per cui è possibile avvertire una<br />
sensazione sonora senza però riconoscere e ripetere alcuna parola;<br />
2. Soglia <strong>di</strong> percezione: livello <strong>di</strong> intens<strong>it</strong>à per cui il soggetto riconosce e ripete<br />
esattamente il 50% delle parole inviate;<br />
3. Soglia <strong>di</strong> intellezione: livello <strong>di</strong> intens<strong>it</strong>à per cui è possibile riconoscere il 100%<br />
delle parole inviate.<br />
Il tracciato dell’au<strong>di</strong>ometria vocale è una curva a forma <strong>di</strong> S, che viene ricavata seguendo<br />
ai vari livelli <strong>di</strong> intens<strong>it</strong>à la percentuale <strong>di</strong> materiale verbale correttamente identificato.<br />
Nell’au<strong>di</strong>ogramma vocale la per<strong>di</strong>ta u<strong>di</strong>tiva viene misurata valutando lo spostamento della<br />
curva dell’in<strong>di</strong>viduo ipoacustico rispetto a quella normale: tanto è maggiore il defic<strong>it</strong> u<strong>di</strong>tivo,<br />
tanto più la curva <strong>di</strong> articolazione è spostata verso destra rispetto alla normale. È possibile<br />
inoltre <strong>di</strong>agnosticare anche il tipo <strong>di</strong> sor<strong>di</strong>tà. Nelle ipoacusie <strong>di</strong> trasmissione, la curva <strong>di</strong><br />
articolazione è spostata verso destra in misura proporzionale alla per<strong>di</strong>tae u<strong>di</strong>tiva, ma il<br />
tracciato è parallelo alla curva normale e ne rispetta forma ed inclinazione. Nelle ipoacusie<br />
neurosensoriali risulta più <strong>di</strong>fficile o ad<strong>di</strong>r<strong>it</strong>tura impossibile raggiungere il valore massimo <strong>di</strong><br />
intelligibil<strong>it</strong>à e si possono avere tre tipi <strong>di</strong> curve: obliqua in casi <strong>di</strong> per<strong>di</strong>te u<strong>di</strong>tive <strong>di</strong> lieve o<br />
me<strong>di</strong>a ent<strong>it</strong>à e in quelle in cui vi è un equilibrio <strong>di</strong> frequenza interessata; a plateau nei casi<br />
in cui l’aumento dell’intens<strong>it</strong>à, oltre un certo livello, non migliora l’intelligibil<strong>it</strong>à, che tende<br />
invece a peggiorare, sono curve tipiche <strong>di</strong> ipoacusie cocleari; a roll-over con l’intellegibil<strong>it</strong>à<br />
notevolmente ridotta con l’aumentare dell’intens<strong>it</strong>à sonora e raramente si riesce a<br />
superare la soglia <strong>di</strong> percezione, tipica delle lesioni retro cocleari.<br />
Nella deco<strong>di</strong>ficazione del messaggio verbale entrano in funzione sia la ridondanza<br />
estrinseca che intrinseca, per cui nei soggetti normoudenti si raggiunge sempre il 100% <strong>di</strong><br />
intelligibil<strong>it</strong>à. In con<strong>di</strong>zioni patologiche o <strong>di</strong> invecchiamento cerebrale si assiste ad una<br />
riduzione della ridondanza intrinseca, e quin<strong>di</strong> il messaggio è identificato con quella<br />
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