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Appunti di ORL COSIMATO COSIMO, RUSSO ... - mediciunisa.it

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<strong>ORL</strong><br />

posteriore (vestibolare). Pur se sintomi labirintici, quali acufeni e vertigine, sono spesso<br />

elencati nel foglietto <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi farmaci, esistono dei principi farmacologici che possono<br />

causare danni. Esiste poi un’altra problematica per cui, l’utilizzo <strong>di</strong> tali sostanze viene<br />

auspicato a scopo terapeutico. Tra le sostanze tossiche sono da annoverare gli antibiotici<br />

aminoglicosi<strong>di</strong>ci come streptomicina e gentamicina; i macroli<strong>di</strong> come l’er<strong>it</strong>romicina; i<br />

<strong>di</strong>uretici dell’ansa che, se usati in maniera prolungata, determinano mo<strong>di</strong>ficazioni a carico<br />

delle cellule della stria vascolare, con edema interstiziale ed aumento del volume delle<br />

cellule marginali; il chinino; la clorochina; i chemioterapici come il cisplatino. Lo stesso<br />

acido acetilsalicilico causa acufeni e per<strong>di</strong>ta neurosensoriale temporanea, che si verifica<br />

dopo l’assunzione e termina alla sospensione. Le conseguenze <strong>di</strong> questi trattamenti si<br />

possono manifestare con danni u<strong>di</strong>tivi bilaterali, più raramente, con una sintomatologia<br />

vertiginosa perdurante. La per<strong>di</strong>ta u<strong>di</strong>tiva, sempre <strong>di</strong> tipo neurosensoriale, può interessare<br />

le frequenze acute ed essere <strong>di</strong> livello me<strong>di</strong>o-lieve; o anche le frequenze me<strong>di</strong>o gravi ed<br />

essere <strong>di</strong> grado severo o profondo. Non è infrequente che trattamenti prolungati possono<br />

determinare ipoacusie profonde bilaterali o ad<strong>di</strong>r<strong>it</strong>tura cofosi, tali da richiedere specifici<br />

trattamenti riabil<strong>it</strong>ativi <strong>di</strong> tipo chirurgico.<br />

La presbiacusia viene defin<strong>it</strong>a coma la per<strong>di</strong>ta dell’organo u<strong>di</strong>tivo legata alla senescenza,<br />

essa prenderebbe inizio fin dalla nasc<strong>it</strong>a in cui iniziano gli stimoli u<strong>di</strong>tivi, sotto forma <strong>di</strong><br />

socioacusia, anche se poi l’indebolimento della capac<strong>it</strong>à u<strong>di</strong>tiva può essere realmente<br />

avvert<strong>it</strong>a a cominciare dai 60-65 anni, con una tipologia <strong>di</strong> curva au<strong>di</strong>ometrica che cambia<br />

a seconda dell’età. Le problematiche legate a questa forma <strong>di</strong> ipoacusia neurosensoriale<br />

non si rappresentano solamente con la <strong>di</strong>minuzione della capac<strong>it</strong>à u<strong>di</strong>tiva in genere, ma<br />

soprattutto con la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> ascolto in ambiente rumoroso, che può svelare un defic<strong>it</strong><br />

comunicazionale più accentuato del preve<strong>di</strong>bile dalla soglia au<strong>di</strong>ometrica tonale. In questo<br />

caso l’au<strong>di</strong>ometria vocale può essere rilevatrice <strong>di</strong> una scarsa capac<strong>it</strong>à <strong>di</strong>scriminativa, che<br />

si accentua in presenza <strong>di</strong> rumori concom<strong>it</strong>anti con meccanismo mascherante. Sono state<br />

identificate 4 forme <strong>di</strong> presbiacusia caratterizzate da un accoppiamento tra reperto<br />

au<strong>di</strong>ometrico e istopatologico cocleare, ed altre 2 meno defin<strong>it</strong>e. Altri fattori concausali<br />

possono influenzare negativamente un quadro <strong>di</strong> presbiacusia come fattori metabolici,<br />

infiammatori, tabagismo, alcool. Spesso alla sor<strong>di</strong>tà si associano acufeni e vertigini <strong>di</strong> cui i<br />

primi nel 40% dei casi in forma interm<strong>it</strong>tente o permanente, le vertigini si riscontrano nel<br />

20-25% dei soggetti presbiacusici, quali turbe della <strong>di</strong>namica e statica dello spostamento.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>agnostico oltre ai test au<strong>di</strong>ometrici soggettivi, possono far trapelare<br />

nella risposta da attribuirsi alle con<strong>di</strong>zioni del paziente e dunque da tenere in conto, è<br />

l’au<strong>di</strong>ometria vocale il test fondamentale che permette <strong>di</strong> valutare l’ent<strong>it</strong>à sociale della<br />

per<strong>di</strong>ta u<strong>di</strong>tiva e soprattutto <strong>di</strong> pianificare una terapia. Le emissioni otoacustiche (OAE)<br />

non sono registrabili nel 30 % dei soggetti oltre i 60 anni, quando poi la soglia me<strong>di</strong>a<br />

supera i 35 dB, le OAE non sono più registrabili. Le presbiacusie sono:<br />

1. Sensoriale con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> cellule sensoriali e <strong>di</strong> sostegno nella parte basale del<br />

primo giro cocleare, nelle forme severe, si accompagna a degenerazione neuronale<br />

secondaria, generalmente non interessa le frequenza della voce <strong>di</strong> conversazione,<br />

porta a caduta brusca sulle frequenze acute alla au<strong>di</strong>ometria tonale liminare;<br />

2. Neurale con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> popolazione neuronale a livello del nervo cocleare, fino al<br />

50% dei neuroni, si manifesta in età avanzata con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione u<strong>di</strong>tiva<br />

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