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Scarica il Libro Completo - Istituto Sperimentale per la Floricoltura

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Tem<strong>per</strong>ature intorno ai +20°C e assenza di luce sono le condizioni ottimali<br />

<strong>per</strong> una emergenza rapida. I semenzali sono piuttosto delicati e vanno protetti<br />

dal sole intenso durante le prime fasi dello sv<strong>il</strong>uppo. La semina primaver<strong>il</strong>e si<br />

effettua con seme eventualmente vernalizzato <strong>per</strong> breve <strong>per</strong>iodo.<br />

Per via vegetativa: <strong>la</strong> propagazione <strong>per</strong> talea fornisce in breve tempo piante<br />

omogenee e con apparato radicale ben sv<strong>il</strong>uppato. Talee di 10-15 cm si<br />

prelevano tra fine primavera e fine estate da germogli maturi e senza fiori. La<br />

radicazione si può fare direttamente in fitocelle od in vasi posti sotto ombraio,<br />

oppure in contenitori alveo<strong>la</strong>ri con terriccio: sabbia 50:50 in volume; l’UR è<br />

meglio che sia elevata, ma va bene anche UR ambientale. Le spruzzature di<br />

acqua sovrachioma devono essere frequenti in radicazione, ma <strong>la</strong> specie è<br />

meno esigente rispetto ad altre. Riguardo ai trattamenti ormonali, è meglio<br />

ut<strong>il</strong>izzare IBA a 1000 ppm rispetto a NAA, ma anche senza ormone si può<br />

avere una buona e rapida formazione di radici. Una buona radicazione si ha<br />

dopo circa 40 giorni dal<strong>la</strong> messa a dimora, migliorando dopo 60 gg. La<br />

<strong>per</strong>centuale di radicazione varia in funzione dell'epoca di taleaggi: migliore è<br />

a settembre (96%), ma anche ad apr<strong>il</strong>e su<strong>per</strong>a l’80%. Le radicazioni effettuate<br />

in <strong>per</strong>iodi freddi necessitano di un riscaldamento basale a 22-24°C (a livello<br />

delle talee).<br />

In vitro: sono stati definiti protocolli <strong>per</strong> <strong>la</strong> moltiplicazione in vitro di questa<br />

specie (vedi bibliografia).<br />

Allevamento delle piantine<br />

I semenzali sono delicati e vanno protetti dal<strong>la</strong> radiazione so<strong>la</strong>re intensa<br />

durante le prime fasi dello sv<strong>il</strong>uppo. A causa del<strong>la</strong> ridotta germinab<strong>il</strong>ità del<br />

seme e del<strong>la</strong> fac<strong>il</strong>e radicazione delle talee, le piantine vengono normalmente<br />

prodotte <strong>per</strong> via vegetativa; così si ottiene anche <strong>il</strong> mantenimento delle<br />

caratteristiche varietali. Le piantine vanno cimate <strong>per</strong> farle accestire. Va<br />

ut<strong>il</strong>izzato un substrato contenente terreno e ben drenante, poco concimato,<br />

con rapporto N:P:K=12:5:12 circa. Le piantine vanno tenute in una posizione<br />

calda e soleggiata, all’a<strong>per</strong>to; durante l’inverno vanno protette dal gelo.<br />

Soprattutto da giovani, le piantine di rosmarino sono sensib<strong>il</strong>i al freddo ed ai<br />

ristagni idrici (le foglie diventano brune e muoiono). Il trapianto in piena terra<br />

va fatto all’inizio dell’autunno o presto in primavera.<br />

Esigenze ambientali<br />

Tem<strong>per</strong>atura: le giovani piantine sono sensib<strong>il</strong>i al gelo, ma <strong>la</strong> resistenza al<br />

freddo aumenta con l’età del<strong>la</strong> pianta. Esiste una certa differenza tra le<br />

varietà: partico<strong>la</strong>rmente sensib<strong>il</strong>i sono le cv. ‘Beneden Blue’ e ‘Prostratus’,<br />

che sopportano solo pochi gradi sotto zero. Vengono riportate in bibliografia<br />

resistenze a tem<strong>per</strong>ature ben minori (fino ai –20°C del<strong>la</strong> cv. ‘Arp’), ma in<br />

genere <strong>la</strong> resistenza delle piante è fino a –10°C. Nell’Italia del Nord le piante<br />

adulte riescono generalmente a su<strong>per</strong>are indenni l’inverno.<br />

Luce: necessita di piena esposizione al sole, eccetto <strong>per</strong> <strong>la</strong> fase di semenzale.<br />

Acqua: Il rosmarino non necessita di grandi volumi di irrigazione e sopporta<br />

bene una certa carenza idrica.<br />

Vento: non soffre se esposto al vento salmastro.<br />

Substrato: non sopporta i ristagni d'acqua. Preferisce substrati asciutti,<br />

rocciosi o sabbiosi, con un buon drenaggio. Su suoli pesanti è più suscettib<strong>il</strong>e<br />

al freddo durante l’inverno.<br />

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