30.05.2013 Views

Scarica il Libro Completo - Istituto Sperimentale per la Floricoltura

Scarica il Libro Completo - Istituto Sperimentale per la Floricoltura

Scarica il Libro Completo - Istituto Sperimentale per la Floricoltura

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

tem<strong>per</strong>ature nel contenitore e delle continue irrigazioni. La piantagione in<br />

piena terra si effettua in autunno o subito dopo l’inverno.<br />

Esigenze ambientali<br />

Tem<strong>per</strong>atura: resiste fino a -10°C.<br />

Luce: vuole esposizioni soleggiate.<br />

Acqua: necessita di irrigazione moderata.<br />

Vento: resistente al vento salmastro.<br />

Substrato: deve avere un buon drenaggio; sono poco idonei substrati ricchi<br />

di torba, meglio usare substrati contenenti terreno naturale, povero di sostanza<br />

organica. Piante cresciute in substrati altamente organici tendono a produrre<br />

getti teneri, sono più sensib<strong>il</strong>i all’aridità e al freddo, e sono poco stab<strong>il</strong>i al<br />

vento quando piantate.<br />

Elementi nutritivi: <strong>la</strong> concimazione deve essere moderata.<br />

Resistenza agli stress<br />

Resistenza all’aridità: <strong>la</strong> pianta è molto resistente all’aridità; d’estate ha<br />

aspetto di pianta secca (soprattutto <strong>per</strong> <strong>il</strong> colore dei frutti), ma l’attività<br />

vegetativa riprende in autunno.<br />

Capacità di ricaccio: ha ridottissima capacità di ricaccio, soprattutto dal<br />

legno vecchio. Perciò deve essere <strong>la</strong>sciata in crescita libera. Per uso<br />

ornamentale, è ut<strong>il</strong>e una leggera cimatura sul legno giovane dopo <strong>la</strong> fioritura,<br />

<strong>per</strong> mantenere <strong>la</strong> pianta più compatta.<br />

Resistenza agli incendi: <strong>la</strong> pianta viene completamente bruciata dagli<br />

incendi in quanto altamente combustib<strong>il</strong>e, anche a causa del fogliame ricco di<br />

sostanze fac<strong>il</strong>mente infiammab<strong>il</strong>i. La specie, <strong>per</strong> <strong>la</strong> sua sopravvivenza, si<br />

affida al<strong>la</strong> so<strong>la</strong> propagazione <strong>per</strong> seme. La produzione di seme è molto<br />

abbondante. Il meccanismo che rego<strong>la</strong> <strong>la</strong> germinazione dei semi è ben<br />

adattato al frequente passaggio del fuoco. La fioritura del<strong>la</strong> pianta e <strong>la</strong><br />

produzione di nuovo seme si ha 1-2 anni dopo <strong>la</strong> germinazione.<br />

Parassiti<br />

Funghi: le giovani piante possono essere colpite da Rhizoctonia so<strong>la</strong>ni,<br />

Pythium sp. e Phytophthora sp., agenti di marciumi radicali e del colletto,<br />

soprattutto in concomitanza di abbondante disponib<strong>il</strong>ità idrica ed elevate<br />

tem<strong>per</strong>ature; le piante colpite de<strong>per</strong>iscono e muoiono. Sulle foglie viene<br />

menzionata <strong>la</strong> presenza occasionale di Alternaria sp., e sui rami, di<br />

Botryosphaeria dothidae, agente di un cancro.<br />

Insetti: sono pochi gli insetti osservati su questa specie, in partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong><br />

cocciniglia Hemiberlesia cameliae e <strong>la</strong> sputacchina Ph<strong>il</strong>aenus spumarius .<br />

Piante su<strong>per</strong>iori: i generi Cistus e Halimium sono parassitizzate da Cytinus<br />

hypocistis, (fam. Cytinaceae); questa pianta trae <strong>il</strong> proprio nutrimento<br />

direttamente dalle radici dell’ospite, con cui prende contatto tramite austori.<br />

Essa si manifesta sopra <strong>il</strong> livello del terreno solo al momento del<strong>la</strong> fioritura,<br />

non avendo bisogno di foglie verdi <strong>per</strong> sopravvivere.<br />

Note<br />

La maggior parte dei cisti ha fogliame aromatico, ma alcune essudano anche<br />

una resina altamente aromatica chiamata “<strong>la</strong>dano” (da non confondere con <strong>il</strong><br />

“<strong>la</strong>udano”), usata come l’incenso fin dall’antichità soprattutto in Grecia ed<br />

60

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!