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Scarica il Libro Completo - Istituto Sperimentale per la Floricoltura

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Frammentazione del territorio e cambiamenti climatici<br />

Insieme al fuoco, i cambiamenti di uso del suolo rappresentano <strong>la</strong><br />

minaccia maggiore <strong>per</strong> gli ecosistemi mediterranei in quanto ne provocano<br />

<strong>la</strong> frammentazione e ne ostaco<strong>la</strong>no gli ‘scambi’ tra formazioni vegetali. Gli<br />

ambiti costieri, in partico<strong>la</strong>re, appaiono i più frag<strong>il</strong>i giacché ospitano le<br />

grandi vie di comunicazione stradali e ferroviarie, nonché numerosi<br />

insediamenti industriali ed urbani. Anche l’uso turistico di tali aree<br />

comporta spesso <strong>la</strong> distruzione delle formazioni dunali ed una forte<br />

pressione sul<strong>la</strong> vegetazione circostante.<br />

Una soluzione al<strong>la</strong> frammentazione degli ecosistemi forestali è oggi<br />

principalmente individuata nel<strong>la</strong> costituzione e miglioramento di corridoi<br />

ecologici <strong>per</strong> assicurare <strong>la</strong> mob<strong>il</strong>ità di popo<strong>la</strong>zioni animali e vegetali. E’<br />

evidente che <strong>il</strong> problema è più acuto <strong>per</strong> le piante che <strong>per</strong> gli animali <strong>per</strong>ché<br />

lo ‘spostamento’ delle prime è assai lento. Tra le specie arboree è<br />

partico<strong>la</strong>rmente delicata <strong>la</strong> situazione di specie, come le querce, con semi<br />

grandi, pesanti, di scarsa conservab<strong>il</strong>ità e di (oggi) diffic<strong>il</strong>e disseminazione.<br />

La frammentazione, spesso dovuta all’ed<strong>il</strong>izia nelle aree costiere,<br />

compromette gravemente queste popo<strong>la</strong>zioni sia dal punto di vista del<strong>la</strong> loro<br />

naturale espansione sia da quello genetico <strong>per</strong>ché porta verso una situazione<br />

di iso<strong>la</strong>mento geografico. Si consideri, inoltre, che sono sempre più rari i<br />

vettori attivi <strong>per</strong> <strong>la</strong> disseminazione (uccelli, piccoli mammiferi).<br />

I grossi insediamenti turistici hanno un forte impatto ambientale sul<strong>la</strong><br />

vegetazione costiera (fonte: C<strong>la</strong>udio Cervelli)<br />

La situazione andrebbe anche affrontata tenendo conto del<strong>la</strong> prospettiva<br />

di un eventuale inaridimento del clima (da 50 anni si sta registrando un<br />

aumento del<strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura del pianeta). In tal caso si verificherebbe una<br />

migrazione dell'attuale flora verso regioni più umide ed una sostituzione con<br />

comunità più xerof<strong>il</strong>e. Perché questo possa avvenire si deve rendere<br />

possib<strong>il</strong>e lo spostamento attraverso una connettività vegetazionale, si<br />

debbono creare le condizioni <strong>per</strong> l'insediamento di comunità vegetali più<br />

adeguate al<strong>la</strong> nuova situazione ambientale.<br />

Avversità<br />

In re<strong>la</strong>zione alle avversità occorre considerare le interazioni fra<br />

andamento climatico, cambiamenti climatici e attività dei parassiti di<br />

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