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Scarica il Libro Completo - Istituto Sperimentale per la Floricoltura

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Luce: sfrutta l'intensità luminosa fino a circa 1000 µmoli m -2 s -1 . Le foglie<br />

giovani in espansione richiedono minore intensità luminosa, <strong>per</strong>ciò si<br />

avvantaggiano d'estate di un ombreggiamento al 50% (che nell’ambiente<br />

naturale è assicurato dal<strong>la</strong> soprastante vegetazione), ut<strong>il</strong>e soprattutto sulle<br />

giovani piantine. In condizioni di ridotta luminosità le foglie diventano più<br />

tenere, più grandi e proporzionalmente più <strong>la</strong>rghe, gli internodi si allungano.<br />

Acqua: è abbastanza esigente in termini di mantenimento di un minimo di<br />

umidità del substrato, ma rifugge le situazioni di asfissia radicale. D'estate <strong>la</strong><br />

carenza idrica induce <strong>la</strong> stasi vegetativa, che non si ha nel caso di un apporto<br />

continuo di acqua con l'irrigazione.<br />

Vento: ha una discreta resistenza al<strong>la</strong> ventosità, ma non gradisce i venti<br />

salmastri.<br />

Substrato: non ama i terreni asfittici, a reazione alcalina, arg<strong>il</strong>losi, paludosi.<br />

Gradisce un substrato <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e a struttura medio-grosso<strong>la</strong>na, a reazione<br />

subacida o neutra. Nei terreni arg<strong>il</strong>loso-calcarei, compatti, si possono avere<br />

clorosi derivanti sia da sensib<strong>il</strong>ità diretta al calcare sia da una eventuale<br />

asfissia delle radici. I substrati compatti possono limitare <strong>la</strong> crescita<br />

dell’apparato radicale; in coltivazione su questi terreni, <strong>la</strong> pianta ha bisogno<br />

di maggiori cure durante <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo estivo (va adeguatamente dosata<br />

l’irrigazione, evitando eccessi ma evitando <strong>il</strong> compattamento del terreno).<br />

Elementi nutritivi: <strong>per</strong> <strong>la</strong> crescita vegetativa è richiesto un apporto di<br />

concimi con elevato tenore in azoto. Durante <strong>la</strong> fruttificazione va<br />

incrementato <strong>il</strong> livello del potassio necessario <strong>per</strong> l’accumulo dei glucidi.<br />

Durante <strong>la</strong> maturazione dei frutti spesso le foglie ingialliscono, in alcuni casi<br />

arrivando fino al<strong>la</strong> defoliazione completa; ciò è un fatto fisiologico dovuto<br />

al<strong>la</strong> sottrazione di elementi nutritivi al fogliame <strong>per</strong> <strong>la</strong> formazione dei semi; è<br />

un fenomeno locale sul<strong>la</strong> stessa pianta, avendosi solo sui rami che portano i<br />

frutti (in partico<strong>la</strong>re su quelli molto carichi), mentre i rami vegetativi<br />

rimangono ben verdi. Nel caso di clorosi durante <strong>la</strong> crescita vegetativa, <strong>il</strong><br />

motivo è quasi sempre imputab<strong>il</strong>e a carenza ferrica, frequente nei terreni<br />

arg<strong>il</strong>losi o umidi; in questo caso è necessario un apporto di concime<br />

contenente ferro in forma assim<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>e.<br />

Resistenza agli stress<br />

Resistenza all’aridità: <strong>la</strong> specie è resistente alle forti inso<strong>la</strong>zioni, al vento<br />

caldo ed al<strong>la</strong> ridotta umidità dell’aria, ma necessità di un certo livello di<br />

umidità nel substrato; questo fa sì che mentre nelle regioni settentrionali, più<br />

piovose e meno calde, <strong>la</strong> si trova in differenti micro-ambienti ed esposizioni,<br />

al Sud essa preferisce ambienti in prossimità dei corsi d’acqua, esposizioni<br />

non eccessivamente soleggiate o terreni che, anche d’estate, non inaridiscono<br />

eccessivamente. In queste condizioni le foglie, anche se stressate<br />

termicamente, riprendono <strong>la</strong> loro funzionalità all’arrivo delle prime piogge A<br />

confronto con un’altra specie tipica del<strong>la</strong> macchia quale <strong>il</strong> lentisco, <strong>il</strong> mirto<br />

risulta meno tollerante all’aridità. In coltivazione <strong>la</strong> vegetazione tenera<br />

fac<strong>il</strong>mente appassisce in caso di stress idrico, ma quel<strong>la</strong> matura necessita solo<br />

di limitati apporti idrici durante l’estate; l’irrigazione deve essere abbondante<br />

se si vuole mantenere in vegetazione <strong>la</strong> pianta anche in estate. Deleterio <strong>per</strong> le<br />

radici è un grosso sbalzo idrico (es. abbondante irrigazione dopo un <strong>per</strong>iodo<br />

di forte aridità).<br />

Capacità di ricaccio: <strong>la</strong>sciata in crescita libera, <strong>la</strong> pianta ramifica<br />

naturalmente (più o meno abbondantemente secondo <strong>il</strong> genotipo) formando<br />

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