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Scarica il Libro Completo - Istituto Sperimentale per la Floricoltura

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usato un leggero ombreggio (50%). D’inverno, <strong>la</strong> coltivazione in pien’aria è<br />

possib<strong>il</strong>e solo in area mediterranea. La fioritura si ha l’anno successivo a<br />

partire da apr<strong>il</strong>e. Con <strong>la</strong> propagazione <strong>per</strong> seme <strong>la</strong> durata di coltivazione in<br />

vivaio su<strong>per</strong>a abbondantemente l’anno.<br />

Esigenze ambientali<br />

Tem<strong>per</strong>atura: resiste ad alcuni gradi sotto zero, probab<strong>il</strong>mente fino a -5°C.<br />

Cresce bene in climi caldi e non ha bisogno di <strong>per</strong>iodi di freddo<br />

(vernalizzazione) <strong>per</strong> fiorire.<br />

Luce: è specie eliof<strong>il</strong>a.<br />

Acqua: necessita di moderati apporti di acqua; le irrigazioni devono essere<br />

rego<strong>la</strong>ri e sono <strong>per</strong>icolosi gli eccessi idrici.<br />

Vento: non soffre se esposta al vento salmastro.<br />

Substrato: preferisce terreni grosso<strong>la</strong>ni e sciolti, fac<strong>il</strong>mente <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>i.<br />

Elementi nutritivi: è poco esigente. <br />

Resistenza agli stress<br />

Resistenza all’aridità: è partico<strong>la</strong>rmente resistente all’aridità, vivendo in<br />

ambienti a prolungata siccità estiva. La resistenza all’aridità <strong>per</strong>mette al<strong>la</strong><br />

steca di comportarsi come specie pioniera su substrati rocciosi posti in luoghi<br />

soleggiati e ventosi.<br />

Capacità di ricaccio: forma fac<strong>il</strong>mente nuovi getti quando i rami di<br />

consistenza sem<strong>il</strong>egnosa vengono tagliati, dando origine ad una vegetazione<br />

rego<strong>la</strong>rmente distribuita. Questa caratteristica è importante nelle o<strong>per</strong>azioni di<br />

potatura del<strong>la</strong> chioma necessarie <strong>per</strong> <strong>la</strong> produzione di piante in vaso ben<br />

conformate. Sul<strong>la</strong> vegetazione lignificata, una potatura drastica determina un<br />

ricaccio più lento e irrego<strong>la</strong>re, ma senza partico<strong>la</strong>ri problemi, quando<br />

effettuata prima del<strong>la</strong> ripresa vegetativa, mentre se effettuata dopo <strong>la</strong> fioritura<br />

può essere messa a rischio <strong>la</strong> sopravvivenza del<strong>la</strong> pianta.<br />

Resistenza agli incendi: <strong>il</strong> fogliame è ricco di sostanze fac<strong>il</strong>mente<br />

infiammab<strong>il</strong>i, <strong>per</strong>tanto <strong>la</strong> parte aerea brucia completamente al passaggio del<br />

fuoco. La nuova formazione di vegetazione si ha dai semi, che sono prodotti<br />

in abbondanza.<br />

Parassiti<br />

Funghi: agenti del marciume radicale sono Arm<strong>il</strong><strong>la</strong>ria mellea,<br />

Macrophomina phaseolina, Rosellinia necatrix e Phytophthora sp., senza<br />

escludere <strong>la</strong> Rhizoctonia so<strong>la</strong>ni. Sull’apparato fogliare si riscontrano spesso<br />

macu<strong>la</strong>ture rossastre irrego<strong>la</strong>ri o rotondeggianti dovute a Septoria <strong>la</strong>vandu<strong>la</strong>e.<br />

Phoma <strong>la</strong>vandu<strong>la</strong>e è causa del de<strong>per</strong>imento delle piante.<br />

Insetti: questa specie è partico<strong>la</strong>rmente sensib<strong>il</strong>e all’attacco di Cicadellidae.<br />

L’attacco provoca più problemi di estetica che danni effettivi al<strong>la</strong> pianta.<br />

Tuttavia questi insetti sono anche vettori di virus, potenzialmente molto<br />

<strong>per</strong>icolosi. Chrysome<strong>la</strong> americana causa danni all’apparato fogliare.<br />

Thomasiniana <strong>la</strong>vandu<strong>la</strong>e è causa di screpo<strong>la</strong>tura e distacco del<strong>la</strong> corteccia.<br />

La presenza di Trialeurodes vaporariorum provoca fumaggine. Lepidotteri<br />

tortricidi erodono le foglie. Anche gli afidi attaccano questa specie. Danni<br />

all’apparato radicale sono causati da Otiorrhynchus sulcatus.<br />

Acari: non si esclude <strong>la</strong> presenza di Tetranychus urticae.<br />

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