Nome comune: Mirto, Mortel<strong>la</strong> Famiglia: Myrtaceae pianta nell’ambiente naturale fiori frutti bianchi Myrtus communis L. 89 rami giovani frutti neri semi Descrizione Pianta: arbusto sempreverde con profumo aromatico resinoso, di 0,5-3 m di altezza (eccezionalmente fino a 7 m), con portamento cespuglioso o arborescente, di forma da rotondeggiante-espansa a piramidale. Rami: con disposizione opposta, da giovani tetragoni e di colore verde chiaro o rosato, con internodi normalmente di 8-14 mm di lunghezza.
Corteccia: di colore marrone scuro o rossastra, a frattura longitudinale, desquamante. Foglie: coriacee, opposte o talvolta vertic<strong>il</strong><strong>la</strong>te a 3 (anche nel<strong>la</strong> stessa pianta, con forme di passaggio graduale dall'una all'altra disposizione), quasi sess<strong>il</strong>i; <strong>la</strong>mina fogliare ellittica, <strong>la</strong>nceo<strong>la</strong>ta o ovato-<strong>la</strong>nceo<strong>la</strong>ta, lunga 19-41 mm e <strong>la</strong>rga 7-21 mm (nel<strong>la</strong> subsp. tarentina è più picco<strong>la</strong>). Fiori: solitari o talvolta appaiati all'ascel<strong>la</strong> delle foglie; peduncolo fiorale di 10-20 (raramente 5-30) mm; calice dialisepalo con 5 sepali verdastri di forma triango<strong>la</strong>re, lunghi 1-2 mm; corol<strong>la</strong> dialipeta<strong>la</strong> con petali subrotondi in numero di 5 (talvolta 6-9, più di 20 nel<strong>la</strong> cv. 'Flore Pleno'), di lunghezza 7-15 mm, di colore bianco, talvolta internamente rosati; stami circa 50, lunghi e sott<strong>il</strong>i; ovario infero tr<strong>il</strong>ocu<strong>la</strong>re, st<strong>il</strong>o f<strong>il</strong>iforme. Frutti: bacche ellissoidi, subsferiche o piriformi, di 9-12 (8-15) mm di lunghezza e 7-10 (6-12) mm di <strong>la</strong>rghezza, di colore normalmente nerobluastro (lucide o con aspetto ceroso), talvolta bianche o raramente rosate, contenenti 4-10 (2-20) semi. Semi: di colore marrone chiaro, reniformi; numero di semi <strong>per</strong> Kg variab<strong>il</strong>e da 60.000 a 450.000, lunghezza del seme di 2,6-4,5 mm. Habitat E’ una pianta tipica del<strong>la</strong> macchia mediterranea, presente prevalentemente in formazioni a cespugliato caratterizzate da un’alta densità di specie e situate nel<strong>la</strong> fascia litoranea e collinare. Si associa spesso con oleastro, lentisco, f<strong>il</strong>lirea ed altre specie termof<strong>il</strong>e. Altitudine: 0-350 m s.l.m., eccezionalmente fino a più di 600 m. Tipo di terreno: preferisce i terreni subacidi o acidi, ricchi in s<strong>il</strong>ice; in caso di rocce calcaree come substrato, si riscontra su suoli d<strong>il</strong>avati, con pH neutro. E' presente sui terreni di origine eruttiva. Distribuzione geografica E’ specie steno-mediterranea, presente nelle aree più termof<strong>il</strong>e dell'area del<strong>la</strong> macchia mediterranea. E’ diffusa in Portogallo, Marocco, sulle coste del Mediterraneo (tranne l' Egitto e parte del<strong>la</strong> Libia), e del Mar Nero (Turchia), in Iran ed Afghanistan. In Italia, allo stato spontaneo, di trova lungo tutta <strong>la</strong> fascia costiera del<strong>la</strong> Peniso<strong>la</strong> (eccetto dalle Marche meridionali in su), nelle Isole maggiori e quasi tutte le minori; è introdotta e subspontanea sul<strong>la</strong> costiera triestina, <strong>la</strong>ghi insubrici, coste adriatiche fino a Pesaro ed al<strong>la</strong> foce del Po. Fenologia e biologia riproduttiva Attività vegetativa: inizio del germogliamento tra metà marzo e metà apr<strong>il</strong>e (secondo le zone). Accrescimento intenso tra apr<strong>il</strong>e e giugno, stasi in estate a causa dell'aridità, ripresa dell'attività in settembre-ottobre (soprattutto in annate piovose). Fioritura: inizia in giugno e si può protrarre fino a fine luglio-inizio agosto, in alcune annate si ha una seconda fioritura autunnale. I fiori si formano sui rami dell'anno. Fruttificazione: invaiatura tra fine agosto e inizi settembre, maturazione tra fine ottobre e inizi dicembre. Persistenza sul<strong>la</strong> pianta fino a tutto gennaio. Impollinazione: entomof<strong>il</strong>a. 90
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Arbutus unedo • i rami vengono pr
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Il ruolo delle piante arbustive nel
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GAMETOFITO: la generazione aploide
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NODULI: ingrossamenti globulari pre
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RIZOGENO (ormone): capace di stimol
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TRIFOLIATE: foglie composte da tre
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Bibliografia generale sulla vegetaz
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Greuter, W. et al., eds. 1984-. Med
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