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Scarica il Libro Completo - Istituto Sperimentale per la Floricoltura

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nuova vegetazione dai rami più giovani del<strong>la</strong> parte area. In caso di taglio<br />

drastico (potatura) <strong>la</strong> pianta ricaccia abbondantemente anche dai rami vecchi<br />

e, talvolta, dal colletto. Un buono stato delle radici è essenziale <strong>per</strong> una<br />

elevata produzione di nuovi rami.<br />

Resistenza agli incendi: come molte piante del<strong>la</strong> macchia mediterranea,<br />

dopo <strong>il</strong> passaggio del fuoco <strong>il</strong> mirto ricaccia dal<strong>la</strong> ceppaia e dalle radici,<br />

ricostituendo in pochi anni <strong>la</strong> maggior parte del<strong>la</strong> co<strong>per</strong>tura vegetale<br />

originaria.<br />

Parassiti<br />

Funghi: ma<strong>la</strong>ttie dell’apparato radicale sono imputab<strong>il</strong>i ad attacchi di<br />

Cylindrocarpon radicico<strong>la</strong>, Fusarium spp., Phytophthora spp., Pythium<br />

ultimum. I primi tre sono più frequenti nelle coltivazioni. L’attacco avviene in<br />

condizioni di stress radicale, frequente in terreni arg<strong>il</strong>losi, compatti ed umidi.<br />

Ma<strong>la</strong>ttia che colpisce <strong>il</strong> colletto è causata da Rhizoctonia so<strong>la</strong>ni. In tutti i casi<br />

l’attacco porta a disseccamento completo del<strong>la</strong> parte aerea ed a morte del<strong>la</strong><br />

pianta. La sensib<strong>il</strong>ità alle ma<strong>la</strong>ttie dell’apparato radicale è differente tra<br />

genotipi che crescono in natura in situazioni pedologiche differenti.<br />

Sul<strong>la</strong> parte aerea gli attacchi fungini sono meno frequenti; si possono<br />

ritrovare macchie sulle foglie (ticchio<strong>la</strong>tura) provocati da Cylindroc<strong>la</strong>dium<br />

sp.<br />

Insetti: si rinvengono occasionalmente attacchi di afidi, di tripidi (Thrips<br />

tabaci e Heliothrips haemorrhoidalis, Frankliniel<strong>la</strong> occidentalis), di<br />

Trialeurodes vaporariorum (fonte di me<strong>la</strong>ta e conseguente fumaggine) e,<br />

soprattutto nel<strong>la</strong> stagione calda, di Metcalfa pruinosa. Possono provocare<br />

forti danni, soprattutto in serra, lepidotteri torticidi quali Tortrix pronubana e<br />

Epichoristodes acerbel<strong>la</strong>, <strong>la</strong> cui presenza si nota dal<strong>la</strong> unione di alcune<br />

foglie terminali dei rametti, all’interno delle quali si impupano.<br />

Acari: <strong>il</strong> più importante è <strong>il</strong> ragnetto rosso Pannonicus ulmi, ma non si<br />

esclude <strong>la</strong> presenza di Tretranychus urticae.<br />

Note<br />

E’ specie ben conosciuta fina dall’antichità <strong>per</strong> <strong>il</strong> suo fogliame aromatico; era<br />

pianta sacra a Venere, dea del<strong>la</strong> bellezza, ed aveva uno stretto legame<br />

nell’antichità con <strong>la</strong> femmin<strong>il</strong>ità. Era simbolo di fecondità ed è considerata<br />

ancora oggi a Creta <strong>la</strong> pianta afrodisiaca <strong>per</strong> eccellenza. Il legame con<br />

Afrodite ha fatto sì che questa pianta fosse considerata di buon augurio e <strong>per</strong><br />

questo motivo se ne ornavano <strong>il</strong> capo le alte cariche amministrative e m<strong>il</strong>itari.<br />

A Roma simboleggiava <strong>la</strong> vittoria ottenuta senza spargimento di sangue.<br />

Roma era considerata città del mirto.<br />

Bibliografia<br />

− Benvenuti S., Macchia M., 2001. Dormancy and germination in Myrtus<br />

communis seeds. Agricultura Mediterranea, 131: 77-81.<br />

− Bullita P., M<strong>il</strong>ia M., Pinna M.E., Satta M., Scarpa G.M., 1996. Prime<br />

indagini sul<strong>la</strong> risposta del Myrtus communis L. ad interventi agronomici.<br />

Rivista EPPOS 19:111-116.<br />

− Canhoto J.M., Lopes M.L., Cruz G.S., 1999. Somatic embryogenesis and<br />

p<strong>la</strong>nt regeneration in myrtle (Myrtaceae). P<strong>la</strong>nt cell, tissue and organ<br />

culture, 57 (1):13-21<br />

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