Scarica il Libro Completo - Istituto Sperimentale per la Floricoltura
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2. I trattamenti <strong>per</strong> migliorare le caratteristiche germinative<br />
del seme<br />
In ambito vivaistico si effettuano trattamenti <strong>per</strong> ridurre l’im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità<br />
dei tegumenti, dato che questa comporta germinab<strong>il</strong>ità ridotta nel<strong>la</strong> stagione<br />
di semina e forte sca<strong>la</strong>rità dell’emergenza. La pratica ut<strong>il</strong>izzata <strong>per</strong> ottenere<br />
<strong>la</strong> massima resa in p<strong>la</strong>ntule è detta scarificazione ed è attuata sottoponendo i<br />
semi a bagno in acqua calda o in soluzioni aggressive di acidi o basi forti<br />
(acido solforico, idrossido di sodio), oppure attuando sui semi incisioni od<br />
abrasioni del tegumento. In tutti i casi si deve porre molta attenzione sia <strong>per</strong><br />
l’integrità delle strutture seminali interne sia <strong>per</strong> <strong>la</strong> sicurezza degli o<strong>per</strong>atori.<br />
Al fine di ottenere una germinazione simultanea, uno dei metodi più<br />
impiegati <strong>per</strong> aggredire l’integrità dei tegumenti delle leguminose in vivaio<br />
è l’immersione dei semi in acqua a tem<strong>per</strong>ature elevate <strong>per</strong> varie ore (anche<br />
più di 12). La fonte di calore deve essere allontanata prima di versare <strong>la</strong><br />
semente e <strong>la</strong> massa, costituita da dieci parti di acqua <strong>per</strong> ogni parte di seme,<br />
si deve mesco<strong>la</strong>re di tanto in tanto fino al raffreddamento. Una volta tolto<br />
dall’acqua, <strong>il</strong> seme va asciugato in ambiente vent<strong>il</strong>ato, ma non esposto al<br />
sole, e seminato al più presto. Il trattamento non è privo di rischi sia <strong>per</strong> gli<br />
o<strong>per</strong>atori, soprattutto quando i volumi di acqua calda sono considerevoli, sia<br />
<strong>per</strong> quanto riguarda i semi, <strong>per</strong>ché quelli con tegumenti più sott<strong>il</strong>i possono<br />
essere danneggiati, e quindi sottoposti a selezione genetica, che priv<strong>il</strong>egia i<br />
semi con tegumenti duri.<br />
In alternativa si può ricorrere al<strong>la</strong> scarificazione chimica, con acidi o<br />
alcali, o meccanica con apposite macchine. La prima è sconsigliab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> i<br />
rischi derivati dal<strong>la</strong> manipo<strong>la</strong>zione di sostanze corrosive, ma anche <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />
possib<strong>il</strong>ità di nuocere ai semi che mostrano tegumenti più teneri, soprattutto<br />
quando i semi sono di dimensioni ridotte.<br />
Numerosa è <strong>la</strong> bibliografia re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> scarificazione effettuata tramite<br />
acidi o acqua molto calda. E’ opportuno, <strong>per</strong>ò, verificare <strong>la</strong> validità delle<br />
tecniche indicate tramite prove preliminari condotte su piccoli campioni di<br />
seme in quanto, come già detto, <strong>la</strong> variab<strong>il</strong>ità del<strong>la</strong> durezza dei tegumenti è<br />
generalmente accentuata nell’ambito di una partita di seme.<br />
La scarificazione meccanica con macchine azionate elettricamente è<br />
semplice ed efficace ma quasi sconosciuta in Italia.<br />
Scarificatore meccanico azionato elettricamente. Durante <strong>il</strong> funzionamento <strong>il</strong> c<strong>il</strong>indro<br />
rivestito con carta vetrata si inerisce in quello contenente le pale (Fonte: Forsberg)<br />
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