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Scarica il Libro Completo - Istituto Sperimentale per la Floricoltura

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dei semi sono <strong>per</strong>ciò spesso contrastanti, considerando <strong>la</strong> forte variab<strong>il</strong>ità che<br />

<strong>la</strong> specie mostra <strong>per</strong> molti caratteri genetici. La rimozione del<strong>la</strong> dormienza<br />

prima del<strong>la</strong> semina dovrebbe essere favorita dall’immersione del seme in acqua<br />

a basse tem<strong>per</strong>ature (<strong>per</strong> consentire un’imbibizione lenta) <strong>per</strong> 3 – 4 giorni,<br />

seguita da una lunga stratificazione calda (16 settimane circa) e, infine, da una<br />

lunga vernalizzazione (16 settimane circa). La tem<strong>per</strong>atura di germinazione<br />

ottimale non dovrebbe essere elevata (non su<strong>per</strong>iore a 15 – 17°C) <strong>per</strong> evitare<br />

che <strong>il</strong> seme entri in dormienza secondaria bloccando <strong>il</strong> processo. Anche le<br />

tem<strong>per</strong>ature fortemente alternate potrebbero favorire <strong>la</strong> germinazione dei semi<br />

non dormienti. In alternativa si può aspettare l’azione degli agenti naturali:<br />

semina in autunno all’a<strong>per</strong>to (magari pacciamando durante l’inverno),<br />

assicurando l’umidità ed <strong>il</strong> drenaggio delle aiuole. In questo modo si otterrà<br />

una germinazione sca<strong>la</strong>re e protratta nel tempo. Alcune prove di esposizione<br />

del seme di J. oxycedrus al fumo hanno provocato l’aumento dell’entità e del<strong>la</strong><br />

velocità di germinazione; ciò dimostrerebbe <strong>il</strong> coinvolgimento di questa specie<br />

nei cicli caratterizzati dal passaggio del fuoco.<br />

Per via vegetativa: si usano talee di 5-10 cm di lunghezza comprendenti anche<br />

una parte del legno dell'anno precedente. La raccolta delle talee si effettua a<br />

fine estate (talee sem<strong>il</strong>egnose) o in autunno (talee legnose); in quest’ultimo<br />

caso serve <strong>il</strong> riscaldamento basale. E' bene impiegare stimo<strong>la</strong>nti ormonali <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />

radicazione. Altro metodo di propagazione è <strong>la</strong> propaggine, da effettuare in<br />

settembre-ottobre; in questo caso <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo necessario <strong>per</strong> avere piantine è<br />

piuttosto lungo (circa 12 mesi).<br />

Allevamento delle piantine<br />

Con <strong>la</strong> semina effettuata a spaglio, le piantine vanno ripicchettate in singoli<br />

vasetti quando sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate; non bisogna<br />

tuttavia <strong>la</strong>sciar passare troppo tempo in quanto l’apparato radicale si accresce<br />

rapidamente. Ci vogliono due-tre anni <strong>per</strong> poter avere piantine trapiantab<strong>il</strong>i.<br />

Non servono ripari dal freddo, se non nelle coltivazioni in aree interne; è<br />

preferib<strong>il</strong>e, ma non indispensab<strong>il</strong>e, un ombreggio leggero in estate.<br />

Esigenze ambientali<br />

Tem<strong>per</strong>atura: resiste ad alcuni gradi sotto lo zero, in partico<strong>la</strong>re con <strong>la</strong> subsp.<br />

oxycedrus che si adatta maggiormente alle zone interne; in estate sopporta<br />

senza problemi le tipiche tem<strong>per</strong>ature elevate delle aree costiere mediterranee.<br />

Luce: richiede <strong>la</strong> piena esposizione al<strong>la</strong> luce; è tollerante ad intensità luminose<br />

elevate anche allo stadio di pianta giovane.<br />

Acqua: in coltivazione gli apporti idrici devono essere frequenti ma moderati.<br />

Vento: altamente tollerante ai venti salsi; teme i venti freddi.<br />

Substrato: deve essere molto sciolto, ben drenato, con ridotta quantità di<br />

sostanza organica. La pianta preferisce un pH neutro o leggermente alcalino.<br />

Non sopporta ristagni idrici.<br />

Elementi nutritivi: <strong>il</strong> fabbisogno del<strong>la</strong> pianta è modesto, vivendo bene in<br />

ambienti poveri.<br />

Resistenza agli stress<br />

Resistenza all’aridità: ha una notevole resistenza all'aridità grazie alle<br />

strutture del<strong>la</strong> parte aerea (foglie coriacee e ridotte, presenza di pruina), al<strong>la</strong><br />

limitata traspirazione, all'apparato radicale molto sv<strong>il</strong>uppato, che <strong>per</strong>mettono<br />

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