Scarica il Libro Completo - Istituto Sperimentale per la Floricoltura

More documents

Recommendations

Info

Arbutus unedo • i rami vengono praticamente distrutti dal fuoco • ottima capacità pollonifera • l’incendio non influisce sulla disseminazione (perché i frutti maturano e si disseminano quando il rischio di fuoco è minimo) • seme con facoltà germinativa medio-alta Asparagus acutifolius A. albus • fogliame molto appetibile per ovini e caprini • rizomi e apparati radicali molto vitali • l’incendio non influisce sulla disseminazione • seme con facoltà germinativa medio-bassa • fogliame poco appetibile dal bestiame ovino e caprino Ceratonia siliqua • i rami vengono praticamente distrutti dal fuoco • ottima capacità pollonifera • l’incendio non influisce sulla disseminazione • seme con facoltà germinativa medio-alta • fogliame di appetibilità soddisfacente • frutto molto appetibile dal bestiame, specialmente bovino ed equino Erica arborea • altamente combustibile, la parte aerea viene praticamente distrutta dal fuoco • ottima capacità pollonifera • dissemina elevati quantitativi di seme di facoltà germinativa medio-bassa • fogliame appetibile dal bestiame ovino e caprino, specialmente gli apici vegetativi Myrtus communis • altamente combustibile, la parte aerea viene praticamente distrutta dal fuoco • ottima capacità pollonifera • dissemina elevati quantitativi di seme di facoltà germinativa medio-alta • fogliame discretamente appetibile per ovini e caprini, Olea oleaster Phillyrea angustifolia P. latifolia soprattutto in autunno-inverno • i rami vengono praticamente distrutti dal fuoco • ottima capacità pollonifera • l’incendio non influisce sulla disseminazione • seme con facoltà germinativa media • fogliame appetibile dal bestiame ovino e caprino • altamente combustibile, la parte aerea viene praticamente distrutta dal fuoco • ottima capacità pollonifera • dissemina elevati quantitativi di seme di facoltà germinativa medio-bassa • fogliame poco appetibile Pistacia lentiscus • i rami vengono praticamente distrutti dal fuoco • ottima capacità pollonifera • l’incendio non influisce sulla disseminazione • seme con facoltà germinativa medio-alta • fogliame non appetibile dal bestiame, eccetto quello caprino in autunno-inverno • frutti maturi appetibili dal bestiame ovino e caprino Quercus ilex • i rami vengono praticamente distrutti dal fuoco • ottima capacità pollonifera • l’incendio non influisce sulla disseminazione • seme con facoltà germinativa medio-alta • fogliame appetibile per bovini, ovini e caprini, soprattutto in autunno-inverno 29
Quercus suber • i rami di diametro inferiore a 2-3 cm vengono distrutti dal fuoco, quelli più grandi sono sufficientemente protetti dal sughero • ottima capacità pollonifera • l’incendio non influisce sulla disseminazione • seme con facoltà germinativa medio-alta • fogliame appetibile per bovini, ovini e caprini, soprattutto in autunno-inverno 4. Aspetti storico-culturali ed importanza economica Etno-botanica e tradizioni legate alle piante della macchia Durante il millenario legame della vegetazione mediterranea con le attività umane, le specie facenti parti della macchia e della gariga hanno stabilito un profondo legame con l’uomo relativamente al loro sfruttamento come risorsa, quantitativamente abbondante a causa del clima favorevole e qualitativamente ricca per l’elevata biodiversità. La lunga storia che ha caratterizzato le civiltà del Mediterraneo, a partire soprattutto dall'antica Grecia, ha fatto sì che, in un’economia agricola legata in massima parte alle materie prime presenti nel territorio circostante, si sviluppassero una serie di conoscenze pratiche, tecniche e usanze volte ad ottimizzare lo sfruttamento delle risorse localmente disponibili. Tranne alcune eccezioni, le piante arbustive non hanno mai avuto un ruolo rilevante nel soddisfacimento di esigenze fondamentali quali la costruzione delle abitazioni, l’ottenimento di vestiti, la produzione di alimenti ad elevato contenuto calorico. A questo scopo erano sfruttate soprattutto piante arboree quali il leccio e il cipresso (fonti di materiale da costruzione e spesso di combustibile) o le specie erbacee coltivate (cereali e leguminose; lino); integravano le fonti alimentari di massa le colture orticole e le piante legnose con frutti ricchi di amido e grassi che crescevano nelle zone interne (castagno, noce, nocciolo). La civiltà e la vegetazione mediterranea: un antico e complesso rapporto (nella foto: l’anfiteatro di Segesta ed il territorio circostante) (fonte: Claudio Cervelli) 30
Page 2: 26 Supplemento alla rivista trimest
Page 6 and 7: ■ Prefazione ____________________
Page 8 and 9: ■ Premessa ______________________
Page 10 and 11: Hanno contribuito alla stesura del
Page 12 and 13: ■ Introduzione __________________
Page 14 and 15: accettato che la sclerofillìa è u
Page 16 and 17: Portogallo) la sottospecie ilex (Qu
Page 18 and 19: Vegetazione mediterranea sulla cost
Page 20 and 21: Nello schema sopra riportato, man m
Page 22 and 23: (Quercus suber, Q. ilex, Q. pubesce
Page 24 and 25: Frammentazione del territorio e cam
Page 26 and 27: Ceppaia di lentisco che ricaccia do
Page 28 and 29: en descritta per le zone costiere d
Page 32 and 33: Il ruolo delle piante arbustive nel
Page 34 and 35: desertificazione) ed estetico-turis
Page 36 and 37: vegetale e per questo rientra nella
Page 38 and 39: SCHEDE MONOGRAFICHE Schede sugli ar
Page 40 and 41: Arbutus unedo L. Nome comune: Corbe
Page 42 and 43: Fruttificazione: formazione dei fru
Page 44 and 45: caso la stratificazione avviene in
Page 46 and 47: Bibliografia − Canadell J., Lopez
Page 48 and 49: Calicotome spinosa (L.) Link Nome c
Page 50 and 51: Viene talvolta indicata l’immersi
Page 52 and 53: Chamaerops humilis L. Nome comune:
Page 54 and 55: sostituzione della patata in tempo
Page 56 and 57: malattie che attaccano la parte aer
Page 58 and 59: Cistus monspeliensis L. Nome comune
Page 60 and 61: ha foglie molto pelose, strettament
Page 62 and 63: Anatolia; essa costituisce attualme
Page 64 and 65: vegetale; tale associazione si svil
Page 66 and 67: Per via vegetativa: si effettua att
Page 68 and 69: Euphorbia dendroides L. Nome comune
Page 70 and 71: del colore vivo (giallo-verde) degl
Page 72 and 73: Helichrysum italicum (Roth) Don Nom
Page 74 and 75: Alimentari: è un aromatizzante per
Page 76 and 77: essere effettuato con 50 kg/ha; fos
Page 78 and 79: Juniperus oxycedrus L. Nome comune:
Page 80 and 81:
all'evoluzione del terreno stesso e
Page 82 and 83:
alla pianta di continuare la propri
Page 84 and 85:
Lavandula stoechas L. Nome comune:
Page 86 and 87:
Alimentari: questa specie ha import
Page 88 and 89:
usato un leggero ombreggio (50%). D
Page 90 and 91:
Nome comune: Mirto, Mortella Famigl
Page 92 and 93:
Disseminazione: è dovuta agli ucce
Page 94 and 95:
Propagazione Per seme: i frutti dev
Page 96 and 97:
nuova vegetazione dai rami più gio
Page 98 and 99:
Nome comune: Oleastro Famiglia: Ole
Page 100 and 101:
Utilizzi Forestali: fa parte delle
Page 102 and 103:
vegetativa, che non si ha nel caso
Page 104 and 105:
Phillyrea angustifolia L. - Phillyr
Page 106 and 107:
Impollinazione: anemofila, ma spess
Page 108 and 109:
Resistenza agli incendi: quando vie
Page 110 and 111:
Nome comune: Lentisco, Lentischio F
Page 112 and 113:
combatte la gengivite, la piorrea e
Page 114 and 115:
Acqua: in genere non necessita di a
Page 116 and 117:
− Verdu M., Garcia-Fayos P., 1998
Page 118 and 119:
Foglie: sempreverdi, coriacee, con
Page 120 and 121:
nell’estate successiva. Le pianti
Page 122 and 123:
Rosmarinus officinalis L. Nome comu
Page 124 and 125:
come prodotti di erboristeria; le f
Page 126 and 127:
Temperature intorno ai +20°C e ass
Page 128 and 129:
Nella Grecia antica, se ne bruciava
Page 130 and 131:
Ruscus aculeatus L. Nome comune: Pu
Page 132 and 133:
internazionale, costituisce una del
Page 134 and 135:
Leptosphaeria rusci, Phyllosticta h
Page 136 and 137:
lunghezza e 4-5 cm di larghezza, co
Page 138 and 139:
nodi; essi radicano in letto di per
Page 140 and 141:
Spartium junceum L. Nome comune: Gi
Page 142 and 143:
di pasta cellulosa, per la produzio
Page 144 and 145:
- Herrera M.A., Salamanca C.P., Bar
Page 146 and 147:
Habitat E’ presente nella gariga
Page 148 and 149:
Insetti: il timo è attaccato da un
Page 150 and 151:
corolla gamopetala di 5-9 mm di dia
Page 152 and 153:
Propagazione Per seme: non si conos
Page 154 and 155:
cinerea su foglie e soprattutto sul
Page 156 and 157:
APPENDICE La propagazione per seme
Page 158 and 159:
ealtà, interagisce intensamente co
Page 160 and 161:
La scarificazione meccanica si eseg
Page 162 and 163:
COMBINAZIONI MORFO- FISIOLOGICHE (B
Page 164 and 165:
ASCENDENTE: fusto che ha un andamen
Page 166 and 167:
DIFFERENZIAZIONE: trasformazione di
Page 168 and 169:
GAMETOFITO: la generazione aploide
Page 170 and 171:
NODULI: ingrossamenti globulari pre
Page 172 and 173:
RIZOGENO (ormone): capace di stimol
Page 174 and 175:
TRIFOLIATE: foglie composte da tre
Page 176 and 177:
Bibliografia generale sulla vegetaz
Page 178 and 179:
Greuter, W. et al., eds. 1984-. Med
Page 180 and 181:
■ Indice ________________________
show all

Scarica il Libro Completo - Istituto Sperimentale per la Floricoltura

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?