You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Check It While I Wreck It<br />
Intervista a Gwendolyn D. Pough, dicembre 2004<br />
u.net: Puoi presentarti e raccontarci com’è nata la tua passione per la<br />
cultura <strong>hip</strong> <strong>hop</strong>?<br />
Gwendolyn D. Pough: Sono cresciuta a Paterson, nel New Jersey,<br />
e attualmente ho una cattedra presso il dipartimento di Woman Studies<br />
presso la Syracuse University. Avevo solo nove anni quando uscì<br />
Rapper’s Delight: da quel momento il mio sogno è sempre stato quello<br />
di essere una rapper. Dalle elementari sino al liceo ho scritto rime<br />
su rime, migliorando di giorno in giorno. Ero al liceo durante il periodo<br />
in cui Roxanne Shante era in tutte le classifiche. Ricordo di<br />
avere scritto una risposta a ogni suo pezzo e di averle eseguite in ogni<br />
possibile occasione. Sono cresciuta con l’<strong>hip</strong> <strong>hop</strong>: questa musica è<br />
stata la colonna sonora della mia vita. Amo l’<strong>hip</strong> <strong>hop</strong> e continuerò<br />
sempre a farlo, sebbene questo amore sia spesso messo alla prova.<br />
La scena <strong>hip</strong> <strong>hop</strong>, come del resto la comunità nera, è pervasa da atteggiamenti<br />
sessisti e maschilisti; puoi spiegarci che cosa significa essere<br />
una donna in tale contesto?<br />
Le donne hanno sempre svolto un ruolo strategico nelle lotte della<br />
nostra gente, senza però ricercare alcun tipo di visibilità, come ho<br />
cercato di ricostruire in Check It While I Wreck It. In questo modo<br />
ho cercato di evidenziare l’impatto avuto dalle donne nella storia<br />
della popolazione nera in America, in particolare all’interno della<br />
cultura <strong>hip</strong> <strong>hop</strong>. Analizzando la relativamente breve storia di questo<br />
movimento culturale non si incontrano molte donne artiste ma ciò<br />
non significa che il loro contributo sia stato secondario. Prendiamo<br />
per esempio Sylvia Robinson, la prima donna che ha avuto il coraggio<br />
di mettere le rime rap su vinile e ha creato l’etichetta discografica<br />
Sugar Hill, le fan che sostengono questo movimento, artisti come le<br />
Salt N Pepa, Queen Latifah e Yo-Yo, capaci di contrapporre dure risposte<br />
in versi alle immagini femminili proposte dalla controparte<br />
maschile ma anche di difendere questa cultura quando la critica si<br />
125