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bigger than hip hop - Autistici

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duzione di qualche artista, decisi di portarlo a un festa di Bambaataa<br />

nel Bronx. Si trattava di un party in un parco in piena estate: era<br />

veramente incredibile e strapieno di gente di tutti i tipi. Naturalmente<br />

c’erano frequenti risse e a un certo punto Malcolm mi chiese<br />

di andarcene perché si sentiva sempre più intimorito. Io gli risposi<br />

che non era possibile, prima di tutto perché se ci fossimo allontanati<br />

dalla festa sarebbe stato molto più pericoloso e, in secondo luogo,<br />

perché non poteva perdersi quello spettacolo. In quel momento c’era<br />

Bambaataa ai piatti ma lui non era di certo un turnatblist. Bambaataa<br />

sapeva come fare impazzire la gente con la sua selezione sempre<br />

stravagante ed eclettica ma non era quello che volevo mostrare a<br />

Malcolm. Così dissi a Bambaataa di darsi una mossa, di far suonare<br />

Jazzy Jay altrimenti avremmo rischiato di perdere Malcolm McClaren.<br />

Il Master of Records mi disse che, finito il pezzo, Jazzy Jay<br />

avrebbe incominciato a scratchare un poco. Improvvisamente l’attenzione<br />

si rivolse interamente verso il Dj mentre i b-boy creavano<br />

circoli entro i quali iniziavano a esibirsi con le loro evoluzioni. Come<br />

speravo, vidi Malcolm completamente estasiato da ciò a cui stava<br />

assistendo tanto che, sulla via del ritorno, mi chiese di organizzare<br />

una performance che aprisse lo spettacolo dei Bow Wow Wow, il<br />

gruppo che stava producendo in quel momento. Per quel concerto<br />

mi presentai con Bambaataa come Dj, Jazzy Jay per gli scratch, Mc<br />

Ikcee, i Rock Steady Crew – per i quali avevo già iniziato a organizzare<br />

serate – e molti writer. Fu il primo show in cui tutti gli elementi<br />

fondanti della cultura <strong>hip</strong> <strong>hop</strong> venivano presentati collettivamente a<br />

un pubblico di tipo differente. Tutto questo avvenne nel 1981 e da lì<br />

in poi il fenomeno esplose. Tra il pubblico c’era anche una ragazza<br />

inglese chiamata Blue che gestiva un locale downtown chiamato Negrill<br />

e mi chiese di portare il mio show nel suo locale ogni giovedì.<br />

Da quella esperienza mi venne l’idea di creare il primo show televisivo<br />

e così nacque Graffiti Rock, nel quale si esibirono Grand Master<br />

Flash, Rock Steady Crew e Run Dmc. Blue, invece, prese in gestione<br />

un altro locale, il Roxy, che ebbe un successo enorme e aprì la<br />

strada alla diffusione dell’<strong>hip</strong> <strong>hop</strong> in tutto il paese. L’<strong>hip</strong> <strong>hop</strong> delle<br />

origini era assolutamente eclettico: man mano che il rap prese il sopravvento<br />

sugli altri elementi – a causa dell’elemento economico a<br />

esso associato – le stranezze che tanto ci avevano coinvolto, tutte le<br />

chicche che Bambaataa offriva a ogni apparizione, scomparirono<br />

definitivamente.<br />

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