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Looking to Get Paid<br />
Intervista a Robin D.G. Kelley, giugno 2004<br />
u.net: In Yo! Mama’s Dysfunktional! sostieni che per giovani afroamericani<br />
le capacità artistiche e atletiche siano l’unica via d’accesso<br />
per conquistare la propria identità e una possibilità di mobilità sociale.<br />
Quali sono le cause che hanno condotto a tali esiti?<br />
Robin D.G. Kelley: In pratica, dobbiamo parlare dei cambiamenti<br />
culturali, economici e politici degli ultimi trent’anni. Uno<br />
degli elementi principali è stata la scomparsa delle possibilità occupazionali<br />
per gli afro-americani dovuta alla delocalizzazione degli<br />
impianti industriali e alla fuga degli investimenti dai centri urbani<br />
poveri. I posti di lavoro che avevano permesso a migliaia di neri<br />
americani di condurre una vita dignitosa erano scomparsi e ai giovani<br />
non rimanevano che i lavori non specializzati nel settore dei<br />
servizi. Parliamo di lavori non sindacalizzati, sottopagati e a tempo<br />
determinato. A ciò si deve aggiungere la mancanza di programmi<br />
sia educativi sia ricreativi per i giovani. Durante la prima metà degli<br />
anni Settanta esistevano programmi di doposcuola, campi sportivi<br />
aperti fino a tarda notte e centri ricreativi dove i ragazzi potevano<br />
giocare e divertirsi tutti insieme. In realtà, i centri ricreativi<br />
non avevano solo questa funzione. Potevi trovarci gente di tutte le<br />
generazioni. C’erano i più anziani, con la loro cultura e saggezza, e<br />
gli attivisti, con il loro impegno militante. In pratica, c’era la possibilità<br />
di trovare un modello positivo all’interno della comunità. Poi<br />
arrivarono l’amministrazione repubblicana Reagan e quella democratica<br />
di Clinton, che non fecero altro che erodere, pezzo dopo<br />
pezzo, tutta la legislazione indispensabile per la crescita e l’educazione<br />
dei giovani. Le loro amministrazioni hanno praticamente distrutto<br />
il sistema assistenziale. Non ci sono più buoni pasto per le<br />
famiglie povere. I genitori, per lo più madri, con figli a carico sono<br />
costretti a cercarsi un impiego la cui retribuzione basterà a malapena<br />
a pagare l’abbonamento dei mezzi per recarsi al lavoro, figuriamoci<br />
una baby sitter. Hanno tagliato completamente i fondi stan-<br />
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