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bigger than hip hop - Autistici

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e un lavoro. Nei primi anni Ottanta, gli impieghi che avevano garantito<br />

ai nostri genitori di potersi comprare una casa e una macchina, di<br />

potersi permettere le vacanze, ma anche di garantirsi l’assistenza medica,<br />

la pensione e il minimo salariale, erano scomparsi. Quando i nostri<br />

genitori trovavano un lavoro simile ci rimanevano legati tutta la<br />

vita. Nel frattempo, le prospettive dei loro figli stavano mutando radicalmente.<br />

Una volta finita l’high school gli unici lavori disponibili<br />

erano da McDonald’s o Wall Mart. Parliamo di impieghi che non forniscono<br />

alcuna garanzia e non permettono di pagare neanche l’affitto.<br />

La globalizzazione liberista ha condizionato anche le strutture<br />

educative per la popolazione di colore. Guarda gli artisti <strong>hip</strong> <strong>hop</strong> degli<br />

anni Ottanta. Pensa a Chuck D, ai Run Dmc a Heavy D. Parliamo<br />

d’individui appartenenti alla classe media con un’educazione superiore.<br />

Negli anni Novanta, la maggior parte degli artisti <strong>hip</strong> <strong>hop</strong> proviene<br />

da quartieri poverissimi e non ha terminato le scuole superiori.<br />

Pensa ai Nwa, a Snoop Doggy Dog, tutti individui appartenenti al<br />

sottoproletariato e provenienti da comunità devastate. Siamo nel periodo<br />

dell’esplosione del crack, che darà ai giovani neri l’opportunità<br />

di ottenere le entrate monetarie non più garantite dal lavoro salariato.<br />

Con il crack e le politiche di contenimento della criminalità arriviamo<br />

al terzo fattore che ha fortemente influenzato l’<strong>hip</strong> <strong>hop</strong> generation.<br />

Parliamo della Guerra alla droga, della crescita esponenziale dei<br />

tassi d’incarcerazione per la popolazione di colore e della comparsa<br />

di unità di polizia paramilitari all’interno delle comunità nere urbane.<br />

La globalizzazione del capitale ha portato alla scomparsa del lavoro<br />

salariato non specializzato nei grandi centri urbani e conseguentemente<br />

al contenimento poliziesco del proletariato e del sottoproletariato<br />

nero. Da un lato, dunque, la mancanza di lavoro, dall’altro politiche<br />

volte a colpire il possesso e il consumo di droga con pene lunghissime<br />

– fino a 25 anni anche al primo arresto – attraverso il varo e<br />

l’utilizzo delle mandatory minumum e delle leggi sulla cospirazione<br />

(Rico Act). La necessità di monitorare determinate aree del territorio<br />

urbano e la crescita della militarizzazione dei centri urbani sono alla<br />

base anche del fenomeno della brutalità poliziesca. Durante gli anni<br />

Novanta, con l’avvento di Clinton, l’esercito statunitense si trovò costretto<br />

a dover eliminare un surplus di mezzi, armi ed equipaggiamento<br />

che, grazie a una legge federale, furono riversati gratuitamente<br />

sui dipartimenti di polizia locale, creando quelle che sono comunemente<br />

chiamate Paramilitary Policing Unit, con il compito di com-<br />

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