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contemporaneamente l’allora governatore della California Ronald Reagan<br />
liquidava il Black Panther Party e il movimento degli studenti di<br />
Berkeley. La decade dei Settanta si apre così con il massacro degli studenti<br />
di Kent Stante, degli universitari neri della Johnson State e della<br />
Southern University di Baton Rouge e con la repressione del movimento<br />
dei detenuti neri tramite l’assassinio di George Jackson e l’eccidio del<br />
penitenziario di Attica.<br />
L’escalation delle operazioni clandestine dell’Fbi di Hoover e della<br />
repressione poliziesca portarono alla disgregazione e, in un secondo<br />
momento, alla dissoluzione del movimento di protesta di quegli anni.<br />
Questo passaggio dalla protesta al silenzio è testimoniato dalla produzione<br />
musicale. Probabilmente nessun artista meglio di Marvin Gaye<br />
riflette la trasformazione in corso nella società statunitense del tempo.<br />
Nel 1971 esce What’s Going on?, il disco considerato il simbolo della<br />
protesta nera. Da allora le produzioni di Gaye cambiano radicalmente<br />
riflettendo le più ampie trasformazioni che avevano caratterizzato le<br />
forme di socialità e di lotta della comunità nera. La crescente militarizzazione<br />
delle forze di polizia e gli attacchi contro gli esponenti in vista<br />
delle organizzazioni politiche progressiste contribuirono a limitare<br />
drasticamente l’impatto e la crescita del movimento nero: la trilogia<br />
composta da What’s Going On?, dalla colonna sonora del film Trouble<br />
Man e da Let’s Get It On documentano questa tragica dissoluzione. La<br />
grandezza della produzione di Marvin Gaye consiste nell’aver saputo<br />
rappresentare la diversità di tutte le voci all’interno del movimento,<br />
stabilendo una sorta di paradigma della protesta nera proprio nel momento<br />
in cui tali voci sembravano perdere la loro forza dirompente. In<br />
questo senso, egli non rappresenta solo il simbolo musicale, l’icona<br />
della protesta nera, ma anche un attento osservatore dei tragici cambiamenti<br />
in atto.<br />
Durante gli anni Settanta, mentre esponenti moderati del movimento<br />
assumevano cariche politiche nelle amministrazioni locali, entrando<br />
progressivamente nella politica elettorale a livello nazionale, e leggi che<br />
facilitavano l’integrazione come l’Affirmative Action sembravano raccontare<br />
una nuova America, una forma di segregazione di diverso tipo<br />
veniva a imporsi sulle classi urbane più disagiate e, in particolare, sulla<br />
popolazione di colore. I tumulti e la violenza generalizzata del periodo,<br />
la fuga delle classi medie dalle città, la ristrutturazione del mondo del lavoro<br />
e la delocalizzazione degli impianti industriali erano alla base di<br />
questi profondi cambiamenti. Il trasferimento della classe media nera al<br />
di fuori dei confini urbani intaccò le forme di relazione comunitaria tra-<br />
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