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bigger than hip hop - Autistici

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ispetto alla disperazione e frustrazione che la popolazione di colore<br />

stava vivendo nell’estate del 1977. Sempre Caz ricorda:<br />

C’era panico nelle strade. Noi cercavamo di portare l’impianto senza<br />

danni a casa. Ci trovavamo nell’isolato dove c’era uno dei più<br />

grandi s<strong>hop</strong>ping center del Bronx. Passo davanti a Sound Room,<br />

uno dei primi negozi di apparecchiature musicali della zona. Ci sono<br />

circa venti persone davanti alla serranda. Boom. La sfondano e spaccano<br />

anche la vetrina. La gente inizia ad affollarsi nel negozio e a<br />

uscire con giradischi e casse. Al che pensai: “Quella gente sta rubando<br />

tutto comunque. Tanto vale che faccia un giro a vedere se recupero<br />

un nuovo mixer o dei nuovi piatti”. C’erano intere famiglie che<br />

camminavano per la strada portandosi dietro pezzi d’arredamento e<br />

poltrone. Il giorno successivo le strade erano sporchissime, piene di<br />

rifiuti, con oggetti rotti ovunque. Tutti i negozi erano stati devastati.<br />

Una scena incredibile. C’erano fratelli che vendevano ad ogni angolo<br />

di strada e gente in giro con biciclette e apparecchiature di cui<br />

non conoscevano neppure il funzionamento. Qualcuno disse: “Dio<br />

ha creato il natale nero”. 4<br />

Tre mesi dopo la storica visita del presidente Carter nel South Bronx,<br />

seguito da una schiera di giornalisti, fotografi e cineoperatori che riprendono<br />

le scene di rovine e devastazioni trasmettendole in tutta la<br />

nazione, segnò nell’immaginario popolare l’ascesa del South Bronx a<br />

simbolo per eccellenza dell’abbrutimento dell’America urbana.<br />

Nel consolidare questi stereotipi ha contribuito anche il cinema<br />

che ha iniziato a interessarsi al quartiere nel corso degli anni Settanta:<br />

Serpico (Lumet, 1973), tratto dal romanzo di Peter Maas e basato<br />

su una storia vera, con un linguaggio irriverente racconta la vita di<br />

un poliziotto anticonformista, Frank Serpico, impersonato da Al Pacino;<br />

The Seven Ups (D’Antoni, 1973), girato in larga parte nel<br />

Bronx, narra invece di una squadra di poliziotti scelti che cerca di incastrare<br />

una gang di delinquenti. Venne poi Night of the Juggler (Butler,<br />

1980), in cui l’agglomerato urbano con i suoi abitanti è rappresentato<br />

come qualcosa di orribile, mentre un ex poliziotto deve riprendersi<br />

con qualunque mezzo la figlia sequestrata; nella versione<br />

italiana è divenuto più esplicitamente Fort Bronx. Anche The Warriors<br />

(Hill, 1979), non si risparmia le scene violente nel contesto di<br />

un incontro tra le bande più forti dell’intera città di New York che,<br />

guarda caso, deve avere luogo proprio nel Bronx... 5<br />

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