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nia e il materialismo della cultura <strong>hip</strong> <strong>hop</strong> espressi attraverso i testi, i<br />
video e lo stile di vita stesso associati a questa cultura.<br />
Nel corso degli ultimi venti anni la chiesa nera, erede di una tradizione<br />
che fu fondamentale per lo sviluppo e le vittorie del Movimento<br />
per i diritti civili, si è ingrandita acquisendo enormi capitali<br />
ed è ora in grado di esercitare il proprio peso politico in maniera efficace.<br />
Peccato che si caratterizzi per un eccessivo materialismo,<br />
una teologia discutibile e una politica alquanto ipocrita e reazionaria.<br />
Tali atteggiamenti hanno allontanato la gioventù contemporanea<br />
dalla chiesa nera. Secondo quanto afferma Bakari Kitwana, citando<br />
i dati del Opinion Research Center dell’università di Chicago,<br />
“la frequentazione della chiesa per i neri tra i 18 e 35 anni è diminuita<br />
del 5,6 % tra il 1995 e il 2000”, 1 del 5,6% in soli cinque anni!<br />
Come vedremo, le ragioni di questa perdita di credibilità risiedono<br />
nel divario fra le pretese di autorità morale e la tendenza nelle<br />
pratiche quotidiane a reiterare proprio quei comportamenti così<br />
duramente criticati.<br />
L’ossessione dell’<strong>hip</strong> <strong>hop</strong> per il materialismo, per ciò che viene<br />
comunemente chiamato flossin’, shinin’ o meglio bling bling, è assolutamente<br />
paragonabile all’adorazione e all’ostentazione del lusso<br />
che caratterizzano la Black Church. I pastori che sfoggiano abiti di<br />
marca e guidano cadillac sono icone classiche nella comunità nera<br />
tanto quanto i papponi, come sottolinea Iceberg Slim in Black Mama:<br />
“Il predicatore nella chiesa di Bunny era un tizio tutto in tiro con<br />
i capelli impomatati, i denti falsi, bianchi come perle e una faccia slavata<br />
da debosciato che un tempo doveva essere stata bella. [...] Forse<br />
ai suoi occhi [della madre del protagonista] i bei vestiti e la Cadillac<br />
del predicatore avevano trasformato papà in uno zoticone della terra<br />
dei burini che non sa nemmeno come si scrive”. 2 O, come suggerisce<br />
Common nel suo pezzo A Film Called (Pimp), un pappone che non<br />
riscuote successo in strada può sempre riutilizzare il proprio look<br />
come reverendo:<br />
144<br />
You know, they call me a pimp, and you know what that mean<br />
I’m a Person that’s Making Profit. See I pimp internationally<br />
I’m nationally recognized, locally accepted<br />
I pimp with the truth, that’s the only method<br />
[...]<br />
Yo, what ever happened to loyalty