TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI - Università del Sannio ...
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Mariano Gallo Appunti di Tecnica ed Economia dei Trasporti<br />
Zonizzazione (1/3)<br />
Uno spostamento che interessa l’area di studio può avere, in<br />
generale, un qualunque punto di origine ed un qualunque punto di<br />
destinazione. I possibili punti di origine e destinazione sono,<br />
pertanto, teoricamente, infiniti.<br />
Per poter descrivere il fenomeno <strong>del</strong>la mobilità è necessario<br />
ricondurre ad un numero finito le origini e le destinazioni degli<br />
spostamenti. Ciò si può ottenere attraverso la zonizzazione.<br />
La zonizzazione consiste nel partizionare l’area di studio in zone di<br />
traffico (di numero finito); in questo modo è possibile stimare il<br />
numero di spostamenti che si hanno tra una zona di origine o ed<br />
una zona di destinazione d.<br />
Ad ogni zona si associa un punto (detto nodo centroide) in cui si<br />
ipotizza siano concentrati tutti i punti di origine degli<br />
spostamenti che hanno origine dalla zona e tutti i punti di<br />
destinazione di tutti gli spostamenti che hanno destinazione in<br />
quella zona. In questo modo si commette una approssimazione,<br />
che sarà tanto migliore quanto maggiore è il numero <strong>del</strong>le zone.<br />
Esempio:<br />
Origine<br />
Nodi centroidi<br />
Zone di traffico<br />
129<br />
Destinazione<br />
Mariano Gallo Appunti di Tecnica ed Economia dei Trasporti<br />
Zonizzazione (2/3)<br />
Il nodo centroide è disposto baricentricamente rispetto alla<br />
localizzazione <strong>del</strong>le residenze e <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong>la zona.<br />
Criteri di zonizzazione<br />
La zonizzazione deve essere effettuata in modo da rendere<br />
accettabile l’approssimazione di sostituire alla molteplicità di<br />
punti di origine (destinazione) <strong>del</strong>la zona un unico punto.<br />
Dal punto di vista applicativo esistono diverse possibili<br />
zonizzazioni per lo stesso problema; alcuni criteri da seguire sono:<br />
– i separatori fisici <strong>del</strong> territorio (fiumi, ferrovie, ecc.) di solito<br />
vengono utilizzati come confini di zona, in quanto impediscono<br />
un collegamento “diffuso” tra zone adiacenti, ma solo in punti<br />
limitati (ponti, sottopassaggi, ecc.)<br />
– le zone di traffico si ottengono, in generale, aggregando le<br />
particelle censuarie <strong>del</strong>l’ISTAT, in modo da poter utilizzare i<br />
dati <strong>del</strong> censimento<br />
– si può adottare un diverso dettaglio di zonizzazione in funzione<br />
<strong>del</strong>la diversa precisione che si vuole ottenere; ad esempio zone<br />
più piccole nel centro storico e più grandi in periferia<br />
– in generale si tende ad aggregare zone omogenee dal punto di<br />
vista insediativo (residenziale, industriale, ecc.)<br />
Ad ogni zona di traffico individuata si attribuisce un numero<br />
progressivo ed un nodo centroide, che assume lo stesso numero<br />
<strong>del</strong>la zona. Anche i centroidi esterni sono numerati; ad essi si<br />
danno numeri progressivi a partire da quello successivo all’ultimo<br />
numero di zona.<br />
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