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Aspetti istituzionali del drafting 99
Le due ipotesi offrono spunti di riflessione. Così si osserva che
nella prima eventualità (diretta constatazione del bisogno) accade
normalmente che il soggetto politico, sulla base della propria autonoma
valutazione politica, avverte il bisogno di intervento legislativo
in relazione a proprie considerazioni politiche sintetiche: cioè
a dire che tale soggetto, com'è giusto, ragiona secondo concetti
politici, per ciò stesso caratterizzati da forte tendenza a sintetizzare
la realtà, i quali quindi sono l'unico oggetto reale della valutazione
politica.
Ma tali concetti base necessitano quasi sempre, e tanto più in
proporzione alla complessità della materia su cui si interviene, di
una integrazione sistematica, e cioè della valutazione, dapprima politica
e poi normativa, degli aspetti connessi non direttamente interessati
dalla valutazione politica primaria. Valutazione sistematica che
il soggetto politico di norma non compie né spesso può compiere.
E qui si evidenzia un primo aspetto problematico: quello dell'assenza
o della carenza di valutazione politica sistematica dei bisogni, ovvero
quello, in caso di compartecipazione di altri soggetti al processo (in
particolare per ciò che concerne specificamente l'attività dell'esecutivo
o di strutture politiche burocratizzate o corporativizzate) di una
partecipazione fattuale stabile da parte delle strutture alla valutazione
politica della domanda di disciplina legislativa (per gli aspetti
connessi a quelli principali). In altre parole, la concentrazione in
una persona fisica della sintesi politica nella fase di proposta legislativa
può far sì che la volontà politica o si esprima in maniera incompleta
o venga «risucchiata» da soggetti che non dovrebbero essere
dotati di prerogative politiche.
La vicenda, già in questa prima fase, può avere riflessi istituzionali
rilevanti, laddove, ove non intervengano correttivi (anche in termini
di individuazione di strutture di supporto efficacemente neutre), o
limita le potenzialità politiche di proposta ovvero fa pesare sulla proposta
politica indirizzi e valori non filtrati da soggetti politici ma
da soggetti tecnici di parte (col danno sicuro di una «illuminata»
indemocraticità della valutazione e col rischio forte di inquinamenti
privi di responsabilità politica o di latenti conservatorismi).
Quanto alla seconda ipotesi su menzionata (quella in cui il soggetto
politico viene sollecitato a un intervento legislativo da parte dei
rappresentanti degli interessi materiali o ideali) si osserva che l'inse-