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Razionalizzazione legislativa del pubblico impiego e competenze delle commissioni 221
In primo luogo è mancato l'esame di norme inserite durante l'iter
in progetti di legge non assegnati per il parere alla Commissione
XI in quanto originariamente privi di qualsiasi contenuto riguardante
il pubblico impiego.
In altri casi si è trattato di progetti assegnati ad altra Commissione
in sede referente ed approvati in Aula senza che la Commissione
XI esprimesse il parere previsto all'atto dell'assegnazione.
Per la prima ipotesi sono state proposte soluzioni regolamentari
in base alle quali la Commissione di merito che nel corso dell'esame
introduca disposizioni che richiedono un'esame per i profili concernenti
il rapporto di lavoro del pubblico impiego, è tenuta a sottoporle
al parere della Commissione XI; l'iter non potrebbe proseguire
se non decorsi i termini per l'espressione del parere.
La soluzione indicata ridurrebbe al minimo la possibilità che norme
in materia di pubblico impiego sfuggano all'esame della Commissione
XI, ma comporta un appesantimento delle procedure.
Senza ricorrere a modifiche regolamentari, la capacità di controllo
della Commissione XI potrebbe essere aumentata con alcuni accorgimenti
di carattere organizzativo, ad esempio attraverso la verifica
costante del contenuto di tutti i progetti iscritti all'ordine del giorno
dell'Aula, e la sollecita pronuncia in sede consultiva sugli eventuali
profili di competenza.
Accertata l'idoneità dei meccanismi procedurali, eventualmente
perfezionati, ad assicurare il vaglio della Commissione XI su una
parte prevalente della produzione normativa in materia di pubblico
impiego, occorre riflettere brevemente sugli interventi che ne possono
rendere più incisiva l'azione.
Si è già accennato alle difficoltà che derivano dal numero e dalla
frammentarietà delle iniziative legislative di origine governativa; una
soluzione efficace può venire dal progressivo sviluppo delle funzioni
dell'Ufficio centrale per il coordinamento dell'iniziativa legislativa e
dell'attività normativa del Governo, previsto, presso la Presidenza
del Consiglio, dall'articolo 23 della legge 23 agosto 1988, n. 400.
Sul versante parlamentare la dispersione delle iniziative può essere
efficacemente affrontata chiedendo sempre, anche per l'esame in sede
consultiva e per progetti normalmente seguiti da altri ministri,
la presenza del Ministro della funzione pubblica.
La Commissione potrebbe giovarsi cos1 del rapporto con un interlocutore
stabile che dispone delle necessarie informazioni, ha una