e - Camera dei Deputati

Aspetti dell'esame degli emendamenti in Assemblea 135
della legge di conversione, o dell'avviso di mancata conversione, con
effetti ex tune, per decorrenza dei termini costituzionali o di un voto
negativo delle Camere. Ne consegue che in sede di conversione è
formalmente corretta la votazione di un emendamento che sostituisca
più articoli del decreto-legge, non essendo questi oggetto di singole
deliberazioni.
La disciplina dell'esame dei disegni di legge di bilancio e finanziaria,
da ultimo modificata nel giugno del 1989, si ispira ad una logica
di stretta interrelazione tra i due disegni di legge e le singole disposizioni
in cui si articolano, con la conseguenza che l'esame e la formulazione
degli emendamenti seguono criteri diversi rispetto al regime
ordinario.
In primo luogo la deliberazione iniziale sulle stime recate dallo
stato di previsione dell'entrata comporta che le variazioni di spesa
possono essere compensate unicamente attraverso corrispondenti
modificazioni di altre previsioni di spesa, contenute nel bilancio
o attraverso variazioni di disposizioni contenute nel disegno di legge
finanziaria.
Ne consegue che gli emendamenti compensativi e quelli così detti
a scavalco, cioè gli emendamenti che consistono di due parti compensative
tra loro, la prima riferita al bilancio e la seconda alla legge
finanziaria, sono votati nella loro globalità. La parte compensativa
dell'emendamento, che si configura come conseguenziale, votata insieme
alla parte principale propositiva, è immediatamente introdotta
nel testo base, senza effetti prec1usivi sugli altri emendamenti direttamente
riferiti alla medesima parte del provvedimento, che vengono
successivamente esaminati e votati tenendo conto delle variazioni
eventualmente apportate al testo di riferimento (9).
L'unitarietà delle proposte emendative in sede di esame del disegno
di legge di approvazione del bilancio comporta l'inammissibilità
di richieste di votazione per parti separate di emendamenti il cui
effetto è di incidere su diversi articoli del disegno di legge, mediante
la modifica degli stanziamenti di diversi capitoli afferenti a più stati
di previsione. Tale richiesta si configura come una nuova proposta
emendativa, confliggente con le necessarie procedure di preesame
in Commissione bilancio degli emendamenti. Nel caso di emendamenti
compensativi l'approvazione della sola prima parte costituirebbe
una contraddizione con le precedenti deliberazioni sull'entrata e
sul saldo netto da finanziare.