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218 Paolo Testore
Per 7 progetti di legge, invece, il parere della Commissione lavoro
non era stato previsto in quanto, all'atto dell'assegnazione, il progetto
non conteneva disposizioni in materia di pubblico impiego, disposizioni
aggiunte nel corso dell'esame parlamentare.
Nonostante la novità della riforma e la difficoltà di identificare
e isolare materie spesso fortemente interconnesse con gli aspetti
strutturali e funzionali dell'organizzazione pubblica di singoli settori,
l'assegnazione in sede primaria dei progetti a contenuto prevalente
e la particolare efficacia attribuita ai pareri della Commissione hanno
effettivamente garantito, in una elevata percentuale di casi, la
possibilità di esaminare e condizionare il contenuto delle disposizioni
in materia di pubblico impiego; sembra inoltre, a giudicare dal non
elevato numero di conflitti di competenza insorti tra le commissioni,
che l'individuazione concreta degli ambiti di competenza non abbia
suscitato particolari questioni.
Si può concludere che nei primi due anni e mezzo di attuazione
le modifiche regolamentari hanno effettivamente raggiunto l'obiettivo
voluto e hanno posto le condizioni affinchè la Commissione lavoro
esercitasse una funzione di filtro, di normalizzazione delle discipline,
di riduzione della microlegislazione settoriale.
8 - Valutazioni di sintesi
In sintesi, i dati rilevati consentono di indicare alcune caratteristiche
della produzione legislativa in materia di pubblico impiego e
di valutare in prima approssimazione i risultati conseguiti con la
concentrazione delle competenze nella XI Commissione.
La legislazione in materia di pubblico impiego è ancora troppo
numerosa, frammentaria e settoriale; nonostante l'ampia previsione
di materie contrattualizzate e il tentativo di definire una volta per
tutte materie, strumenti, soggetti e procedure per le norme del pubblico
impiego, il fabbisogno di interventi legislativi è molto forte
e sfugge ad una sistemazione organica.
L'iniziativa legislativa del Governo è predominante, sia in via
ordinaria, sia attraverso l'ancora largo uso della decretazione d'urgenza;
anche se non è illogico che l'esecutivo sia il principale motore
delle modifiche legislative che riguardano il proprio apparato,