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e - Camera dei Deputati

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24 Carmela Maria Orlando<br />

3 - Il contributo istituzionale e nonnativo alla razionalizzazione<br />

legislativa in Italia<br />

Tra i documenti importanti che tentano un primo approccio alle<br />

problematkhe della tecnica legislativa si può annoverare la cosiddetta<br />

«Relazione Barettoni ArIeri», presentata inizialmente al Parlamento<br />

dal Ministro per la funzione pubblica Darida, il 17 giugno 1981,<br />

che tra gli altri argomenti approfondiva anche le tematiche sulla attuabilità<br />

amministrativa delle leggi, già sollevate nel «Rapporto sui<br />

principali problemi dell'amministrazione dello Stato», presentato al<br />

Parlamento, il 16 marzo 1979, dal Ministro per la funzione pubblica<br />

Massimo Severo Giannini. La Commissione, denominata «di studio<br />

per la semplificazione delle procedure e la fattibilità e l'applicabilità<br />

delle leggi nonché l'approntamento <strong>dei</strong> conseguenti schemi normativi»,<br />

elaborò un'interessante relazione che coglieva le principali cause<br />

della difficile o nulla attuazione delle leggi, individuandone aspetti<br />

interni, come la dilatazione della fase procedimentale, l'inadeguata<br />

utilizzazione del canone organizzatorio della competenza, l'esistenza<br />

di leggi vincolanti, eccetera; aspetti esterni, come quelli più specificatamente<br />

concernenti la tecnica di progettazione legislativa: norme<br />

intruse, rinvii nominati e innominati, abrogazioni innominate, eccetera;<br />

aspetti eterogenei, come la forma linguistica e l'attitudine all'informatizzazione.<br />

Rilevanti anche le conclusioni cui pervenne, sulle presenti tematiche,<br />

il 28 novembre 1983, la Sottocommissione per la delegificazione,<br />

presieduta dal professor Sabino Cassese, che svolgendo tale attività<br />

di studio nell'ambito del programma di lavoro della Commissione<br />

per la modernizzazione delle istituzioni, nominata dal Presidente<br />

del Consiglio <strong>dei</strong> ministri, onorevole Craxi, per attuare uno specifico<br />

punto del programma di Governo, presentava una relazione sulla razionalizzazione<br />

legislativa e proponeva la costituzione dell'Ufficio<br />

centrale per il coordinamento della legislazione statale presso la Presidenza<br />

del Consiglio <strong>dei</strong> ministri, proposta, questa, successivamente<br />

recepita dalla legge 23 agosto 1988, n. 400, concernente appunto<br />

la disciplina dell'attività di Governo e l'ordinamento della Presidenza<br />

del Consiglio <strong>dei</strong> ministri.<br />

TI decreto del Presidente della Repubblica 19 luglio 1989, n. 366,<br />

nell'istituire poi l'Ufficio citato, all'articolo 1, comma 2, lettera d),

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