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Razionalizzazione legislativa del pubblico impiego e competenze delle commissioni 223
pubblico impiego, in base al quale il Governo è tenuto a riferire
alle competenti commissioni parlamentari sui contenuti di ogni ipotesi
di accordo sindacale nei comparti del pubblico impiego. Finora
il Governo ha dato alla disposizione una attuazione riduttiva, limitandosi
a trasmettere alle commissioni l'ipotesi di accordo.
Nulla vieta tuttavia che la previsione dell'articolo 16 divenga l'atto
iniziale di un procedimento di indirizzo volto ad esprimere un orientamento
del Parlamento non solo sugli aspetti di compatibilità finanziaria,
ma anche sulla congruità ordinamentale degli accordi.
Nel tempo, la disponibilità di informazioni migliori e la possibilità
di raccordarle può consentire alla Commissione XI di individuare
alcune linee guida, di enucleare regole di congruità attraverso le quali
verificare il profilo tecnico del proprio intervento, potenziandone
la capacità di orientare e normalizzare la disciplina del pubblico impiego;
con una strumentazione adeguata e disponendo di una propria
«giurisprudenza», la funzione consultiva potrebbe rivelarsi a tal
fine più efficace della competenza primaria.
In conclusione il quadro normativo del pubblico impiego non è
tale da far presagire una attenuazione facile e veloce dei fattori che
ne fanno un elemento critico per il bilancio dello Stato e per l'efficacia
degli apparati pubblici.
L'azione di una Commissione parlamentare che sia in grado di
utilizzare in modo competente, flessibile e coordinato gli strumenti
di informazione, di indirizzo e di controllo e le proprie funzioni
legislative, può introdurre nel sistema normativo del pubblico impiego
elementi di certezza e di trasparenza delle regole, indispensabili
per una efficace gestione delle risorse umane.