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significati molto più ampia. Può infatti essere considerato hacker chiunque<br />

cerchi di superare norme e restrizioni, ut<strong>il</strong>izzando l’ingegno e la<br />

creativ<strong>it</strong>à. Per questo, in un’intervista r<strong>il</strong>asciata di lì a poco – int<strong>it</strong>olata significativamente<br />

“Gli hacker sono artisti, alcuni artisti sono hacker” 7 –<br />

Sollfrank comparava l’att<strong>it</strong>udine sperimentatrice e sovversiva <strong>del</strong>l’hacker<br />

verso i sistemi informatici, con quella <strong>del</strong> vero artista, che cerca sempre<br />

di mettere in discussione sistemi di pensiero predefin<strong>it</strong>i e ab<strong>it</strong>i percettivi<br />

convenzionali.<br />

Ricap<strong>it</strong>olando, si può dire che l’intervento di Cornelia Sollfrank investiva<br />

almeno tre livelli di significato: la manipolazione ident<strong>it</strong>aria come<br />

capac<strong>it</strong>à di mettere in crisi l’un<strong>it</strong>à epistemologica corpo-soggetto; la<br />

realizzazione pratica di un’idea a partire da un’ampia rete di collaborazioni<br />

(le duecento donne di Cornelia sono, metaforicamente, tutte le<br />

persone che l’hanno aiutata a realizzare Female Extension); la capac<strong>it</strong>à<br />

di sfumare i confini tra ricerca estetica e manipolazione originale dei codici<br />

e dei sistemi di comunicazione. Quest’ultimo aspetto sarà al centro<br />

<strong>del</strong> lavoro di un altro gruppo chiave nella scena <strong>del</strong>la net.art: etoy. Un<br />

gruppo talmente caratterizzato da aver sempre fatto, in un certo senso,<br />

storia a sé.<br />

Il dirottamento dig<strong>it</strong>ale<br />

È la fine di agosto <strong>del</strong> 1994, quando sette ragazzi si incontrano in un cottage<br />

sulle Alpi svizzere, nella regione <strong>del</strong>l’Engadina, al confine con l’Austria.<br />

I sette provengono da Vienna, Praga e Zurigo, risiedono in diversi<br />

paesi m<strong>it</strong>teleuropei, ma anche a Manchester e, successivamente, a San<br />

Diego. Sono quasi tutti studenti tra i 20 e i 24 anni, impegnati in campi<br />

diversi: musica elettronica, arch<strong>it</strong>ettura, design, legge, informatica.<br />

Anche se hanno già avuto modo di conoscersi nelle chat Irc e di lavorare<br />

insieme agli allestimenti di grandi rave, è la prima volta che si incontrano<br />

tutti nello stesso spazio fisico. Scopo comune è la fondazione di<br />

una corporation dig<strong>it</strong>ale, che non venda prodotti, ma lo st<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> modus<br />

operandi di chi vive nel tempo <strong>del</strong>le reti. Un modus operandi basato sulla<br />

cooperazione e sul networking, che viene descr<strong>it</strong>to come “un numero <strong>il</strong>lim<strong>it</strong>ato<br />

di persone/cervelli/informazioni in un sistema aperto, complesso<br />

e caotico”.<br />

Un modo di lavorare che è anche un modo di esperire <strong>il</strong> mondo, completamente<br />

diverso da quello di chi ancora vive nella dimensione <strong>del</strong>la<br />

realtà:<br />

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