L'AMBIENTE - Comune di Livorno
L'AMBIENTE - Comune di Livorno
L'AMBIENTE - Comune di Livorno
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Toscano produce 703 Kg/abitante/anno <strong>di</strong> rifiuti urbani, pari ad una produzione<br />
complessiva <strong>di</strong> 2.562.000 tonnellate.<br />
La Toscana risulta essere una delle regioni con la più alta produzione pro-capite dei rifiuti<br />
urbani, anche per l’effetto dell’assimilazione che in molte città drena verso il circuito<br />
pubblico i rifiuti speciali prodotti da utenze non domestiche. Non il solo: ospita notevoli<br />
flussi turistici oltre 40 milioni <strong>di</strong> presenze l’anno. I rifiuti che vengono avviati alla<br />
termovalorizzazione sono ancora il 12% (stessa percentuale da quasi 10 anni).<br />
La raccolta <strong>di</strong>fferenziata è attestata al 33,4% <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a regionale, un risultato buono (su<br />
scala nazionale lo scorso anno era il sesto miglior dato ed uno dei sette sopra il 30%) ma<br />
stabile dal 2004 ad oggi.<br />
Grazie alla <strong>di</strong>fferenziata la percentuale <strong>di</strong> rifiuti destinata a finire in <strong>di</strong>scarica è scesa<br />
dall’84% del 1998 all’attuale 63%, un dato comunque molto elevato che si traduce ogni<br />
anno in circa 1 milione e 400 mila tonnellate <strong>di</strong> rifiuti urbani cui si sommano altre 900 mila<br />
tonnellate <strong>di</strong> speciali, per un totale complessivo <strong>di</strong> 2 milioni e 300 mila tonnellate <strong>di</strong><br />
fabbisogno annuale <strong>di</strong> <strong>di</strong>scarica.<br />
Si prevede che le <strong>di</strong>scariche della Toscana si esauriranno tra il 2010 e il 2011 e questa<br />
previsione vede coinvolto Peccioli (Pisa), Rosignano (<strong>Livorno</strong>) e Terranova (Arezzo), i tre<br />
principali impianti su cui poggia lo smaltimento regionale dei rifiuti urbani. I numeri, sopra<br />
riportati, risultano essere importanti e impongono una attenzione nel valutare le <strong>di</strong>namiche<br />
legate al sistema dei rifiuti.<br />
Non possiamo permetterci <strong>di</strong> rimanere legati ad una architettura densa <strong>di</strong> ideologismi.<br />
Diversamente dobbiamo favorire quegli strumenti che possano favorire percorsi chiari e<br />
con<strong>di</strong>visi. Nei prossimi anni dovranno essere raggiunti i seguenti traguar<strong>di</strong>:<br />
riduzione della produzione del 15%;<br />
ridurre i conferimenti in <strong>di</strong>scarica del 20%;<br />
aumentare la quota dei rifiuti avviata ai termovalorizzatori, dagli attuali 950<br />
tonnellate/giorno a 2.400-3.000 tonnellate/giorno, realizzando gli impianti gia<br />
previsti;<br />
Il Piano Regionale <strong>di</strong> Azione Ambientale fissa l’obbiettivo <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata al 55% al<br />
2010. Per fare questo assegna, dal 2008 al 2010, 15 milioni <strong>di</strong> Euro a l’ATO sud (Siena,<br />
Grosseto e Arezzo) e a l’ATO costa (Massa-Carrara, Lucca, Pisa, <strong>Livorno</strong>) che si vanno ad<br />
aggiungere agli 8 milioni <strong>di</strong> Euro previsti per l’ATO centro (Firenze, Prato e Pistoia).