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L'AMBIENTE - Comune di Livorno

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considerazione che oltre ad un sistema collinare e pedecollinare, nel comune <strong>di</strong> <strong>Livorno</strong> si<br />

rileva un importante sistema marino costiero ed un rapporto stretto con l’Isola <strong>di</strong> Gorgona.<br />

E’ proprio questo forte legame tra la popolazione ed il mare che dobbiamo cercare <strong>di</strong><br />

tutelare e <strong>di</strong> migliorare in termini ambientali.<br />

Obiettivo 2: Creare dei collegamenti funzionali tra le aree protette continentali<br />

ed il Parco dell’Arcipelago Toscano<br />

La pianificazione deve considerare il rapporto stretto tra le aree protette continentali e<br />

marine proprie della città <strong>di</strong> <strong>Livorno</strong> rispetto ad altre aree protette contigue e/o esterne ai<br />

limiti amministrativi (Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Parco <strong>di</strong> Migliarino San<br />

Rossore, Riserve Marine, Parco del Cornia, etc.).<br />

Obiettivo 3: Recuperare i siti ex estrattivi nel tessuto naturale e varo <strong>di</strong> un<br />

sistema complesso funzionale alla autosufficienza dello smaltimento <strong>di</strong> rifiuti<br />

inerti non pericolosi e terre provenienti da scavi e<strong>di</strong>li nell’ambito comunale<br />

Alla luce dell’emanazione del D.lgs. 152/2006, della problematica aperta delle terre<br />

provenienti da scavi e delle cogenti necessità legate allo smaltimento delle terre<br />

provenienti da siti <strong>di</strong> bonifica - si ricorda che allo stato attuale 10 Kmq. del ns. territorio<br />

comunale sono soggetti a bonifica – si ritiene necessario prevedere un percorso basato<br />

sulla piena sostenibilità ambientale, in grado <strong>di</strong> restituire ampia garanzia <strong>di</strong> sicurezza<br />

territoriale per la restituzione agli usi legittimi <strong>di</strong> aree degradate e/o abbandonate e che<br />

nel contempo risolva in gran parte i problemi appena punteggiati prima.<br />

Il cosiddetto “Programma Atlante” già approvato dalla G.C. con propria Decisione n. 516<br />

de 28/12/01 e n. 293 del 30/07/02 prevedeva l’esecuzione <strong>di</strong> ripristino ambientale nel sito<br />

sperimentale del Poggio Corbolone per dare una risposta imme<strong>di</strong>ata alla ricerca <strong>di</strong> siti<br />

idonei al deposito delle terre provenienti da scavi.<br />

Dopo un anno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, verifiche tecniche, approfon<strong>di</strong>menti condotti con l’Ufficio Ambiente<br />

della Provincia <strong>di</strong> <strong>Livorno</strong>, con il Dipartimento provinciale ARPAT <strong>di</strong> <strong>Livorno</strong> e con ASL,<br />

dall’Amministrazione comunale è nata una proposta.<br />

Il principio ispiratore della proposta nasce da uno screening preliminare condotto sulle<br />

aree ex-estrattive <strong>di</strong>smesse al fine <strong>di</strong> configurare assetti definitivi <strong>di</strong> ripristino ambientale<br />

anche ai fini dello smaltimento delle terre provenienti da scavi e<strong>di</strong>li e da aree <strong>di</strong> bonifica.

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