CCNL Federambiente:UGL 2008

Art. 46 - Tutela delle persone handicappate
1. Nei eonfronti dei dipendenti ehe si trovino nelle eondizioni individuate dalla legge 5
febbraio 1992, n. 104 e sueeessive modificazioni, si applieano le agevolazioni di cui
all'art. 33 della legge medesima e agli artt. 19 e 20 della legge 8 marzo 2000, n. 53, fatti
salvi gli aeeertamenti e secondo i criteri ivi previsti.
2. La lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre, anche adottivi, di miuare con
handicap in situazione di gravità accertata ai sensi dell'articolo 4, comma l, della legge
5 febbraio 1992, n. 104, hanno diritto al prolungamento fino a tre anni del periodo di
astensione facoltativa dal lavoro di cui all'artieolo 7 della legge 30 diecmbre 1971, n.
1204, a eondizione che il bambino non sia ricoverato a tempo pieno presso istituti
specializzati.
3. l soggetti di cui al comma 2 possono chiedere ai rispettivi datori di lavoro di usufruire,
in alternativa al prolungamento fino a tre anni del periodo di astensione facoltativa, di
due ore di permesso giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del
bambino.
4. Successivamente al compimento del terzo anno di vita del bambino, la lavoratrice
madre o, in alternativa, il lavoratore padre, anche adottivi, di minore con handieap in
situazione di gravità, parente o affine entro il terzo grado, hanno diritto a tre giorni di
permesso mensile retribuito, fruibili anche in maniera continuativa o oraria a condizione
che la persona con handicap in situazione di gravità non sia ricoverata a tempo pieno.
5. Ai permessi di cui ai commi 2 e 3, che si cumulano con quelli previsti all'articolo 7 della
legge n. 1204/1971, si applicano le disposizioni di cui all'ultimo comma del medesimo
articolo 7, nonché quelle contenute negli articoli 7 e 8 della legge 9 dicembre 1977, n.
903.
6. I genitore o il familiare lavoratore che assista con continuità un parente o un affine entro
il terzo grado handicappato ha diritto a scegliere, ave possibile, la sede di lavoro più
vicina al proprio domicilio e non può cssere trasferito ad altra sede senza il proprio
consenso.
7. La persona handicappata maggiorenne in situazione di gravità può usufruire
alternativamente dei permessi di cui ai commi 2 e 3 e ha diritto di scegliere, ave
possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non può essere trasferita ad
altra sede senza il proprio consenso.
8. L'azienda adotterà le misure più idonee, compreso l'abbattimento delle barriere
architettoniche, al fme di migliorare l'accesso e l'agibilità nei posti di lavoro, nei
confronti dei portatori di handicap.
9. Nell'attuazione degli adempimenti di propria competenza, l'azienda avrà eura di tutelare
la riservatezza dei lavoratori interessati.
IO. Le disposizio del presente articolo si applicano anche agli affidatari di persone
handicappate situazione dì gravità nonché all'altro genitore anche qualora non ne
abbia diritto.