Biffi, Network di imprese a Malpensa.pdf - OsserVa
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Il network inter-organizzativo <strong>di</strong> <strong>imprese</strong> ed istituzioni del se<strong>di</strong>me aeroportuale della <strong>Malpensa</strong><br />
espansione del turismo congressuale. Più in generale, l’apertura internazionale che un efficiente<br />
sistema aeroportuale consente ad un territorio, sostiene la competitività delle <strong>imprese</strong> inse<strong>di</strong>ate<br />
e favorisce lo scambio e l’attrazione <strong>di</strong> risorse, materiali e immateriali.<br />
Tuttavia, non vi è automatismo negli effetti moltiplicativi <strong>di</strong> sviluppo sul territorio. Il rapporto tra<br />
aeroporto e territorio è sinergico e complesso. Le esperienze internazionali suggeriscono che<br />
l’accessibilità virtuosa, che potenzia le opportunità <strong>di</strong> sviluppo del territorio, si accompagna ad<br />
una fluida mobilità e ad una alta ricettività, per accogliere flussi <strong>di</strong> transito, ma, soprattutto,<br />
attività <strong>di</strong>rezionali o congressuali, per le quali potere sfruttare appieno il valore dell’imme<strong>di</strong>ata<br />
accessibilità aerea, limitando i costi e i tempi <strong>di</strong> una ulteriore mobilità dentro la regione. Ciò si lega,<br />
inoltre, alla questione della sostenibilità ambientale e sociale, che non può essere affrontata solo<br />
con strategie “modali”, vale a <strong>di</strong>re sostituendo una modalità <strong>di</strong> trasporto con un’altra, bensì anche<br />
e soprattutto con strategie che stanno a monte della modalità <strong>di</strong> trasporto e che si configurano<br />
come strategie per ridurre il tasso d’intensità <strong>di</strong> trasporto del sistema (Iannone, 2006).<br />
Numerose sono le inchieste che sottolineano come l’accessibilità aerea e la <strong>di</strong>sponibilità<br />
<strong>di</strong> strutture e servizi adeguati, come una ricettività alberghiera <strong>di</strong> alto livello e la presenza <strong>di</strong><br />
strutture congressuali, siano considerate dalle <strong>imprese</strong>, soprattutto in settori high tech o ad<br />
alta intensità <strong>di</strong> conoscenza, come variabili fondamentali per le proprie scelte localizzative (ACI<br />
Europe, 2004). I principali aeroporti europei <strong>di</strong>spongono, entro il proprio se<strong>di</strong>me o nelle imme<strong>di</strong>ate<br />
vicinanze dello stesso, <strong>di</strong> centri <strong>di</strong>rezionali e Business Centre, che contribuiscono a delineare<br />
vere e proprie “Airport Cities”, vale a <strong>di</strong>re nuclei urbani al cui interno, grazie all’ampio bacino <strong>di</strong><br />
utenza e all’accessibilità internazionale fornita dallo scalo, si sono inse<strong>di</strong>ati centri <strong>di</strong>rezionali <strong>di</strong><br />
<strong>imprese</strong> multinazionali, attività industriali e commerciali, così come <strong>di</strong>stretti logistici (De Rosa,<br />
2002). L’aeroporto <strong>di</strong> Parigi Charles de Gaulle, ad esempio, include, nel raggio <strong>di</strong> tre chilometri,<br />
sei alberghi, con un’offerta complessiva <strong>di</strong> più <strong>di</strong> 2000 camere e 56 sale conferenze; l’aeroporto<br />
<strong>di</strong> Francoforte ospita un grande business centre; l’aeroporto <strong>di</strong> Schipol - Amsterdam si è evoluto,<br />
da luogo <strong>di</strong> transito a centro <strong>di</strong> lavoro, shopping e commercio, capace <strong>di</strong> attrarre <strong>imprese</strong><br />
multinazionali: delle 1.100 aziende internazionali localizzate in Olanda, il 45% ha scelto Schipol<br />
come proprio centro logistico, amministrativo o finanziario. Il Ministero dei Trasporti olandese<br />
(2002) ha istimato in 3 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro l’anno l’effetto “catalitico” <strong>di</strong> Schipol. The European House<br />
- Ambrosetti (2008) stima, per l’intero sistema aeroportuale europeo, un impatto catalitico pari a<br />
3 milioni 390 mila addetti, prossimo, in termini <strong>di</strong> PIL, a 700 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro, equivalente a circa il<br />
4% del PIL totale europeo, che potrebbe, tuttavia, aumentare significativamente nel me<strong>di</strong>o-lungo<br />
termine se vi fosse, come obiettivo dell’Unione Europea, una liberalizzazione più ampia del sistema<br />
internazionale degli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> volo.<br />
1.3.1.4 <strong>Malpensa</strong> ed il sistema aeroportuale del Nord Italia<br />
L’aeroporto <strong>di</strong> Milano <strong>Malpensa</strong> è parte <strong>di</strong> un sistema emergente <strong>di</strong> no<strong>di</strong> infrastrutturali e corridoi<br />
<strong>di</strong> attraversamento <strong>di</strong> rilevanza europea, che costituiscono primaria opportunità strategica <strong>di</strong><br />
sviluppo per il paese, prevedendo in particolare un ruolo car<strong>di</strong>ne a livello europeo per il territorio<br />
nord occidentale. Il Nord Italia è infatti uno degli spazi maggiormente interessati dallo sviluppo dei<br />
corridoi transeuropei (Figura 6), essendovi previsto il passaggio del Corridoio I (Berlino - Palermo)<br />
e, in modo più specifico per il quadrante nord occidentale in cui è ubicato l’aeroporto <strong>di</strong> <strong>Malpensa</strong>,<br />
il Corridoio V (Lisbona - Kiev) ed il Corridoio dei Due Mari (Rotterdam - Genova).<br />
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Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> Varese