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3.4 CLUSTERING IN UNA WSN<br />
Progetto e valutazione <strong>di</strong> algoritmi per la raccolta<br />
dati affidabili su reti <strong>di</strong> sensori senza cavo<br />
Dato l’elevato numero <strong>di</strong> sensori che compongono la rete, può risultare<br />
conveniente per molte applicazioni raggruppare i no<strong>di</strong> in cluster (ve<strong>di</strong> figura<br />
3.3), ed eleggere per ciascuno gruppo un super-nodo, detto cluster-head.<br />
In questa accezione la raccolta <strong>di</strong> informazione può essere intesa in due<br />
mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti:<br />
1. come la collezione delle varie misure effettuate dai no<strong>di</strong> appartenenti<br />
allo stesso cluster, le quali vengono recapitate al nodo sink tramite il<br />
cluster-head in quanto questo può, ad esempio, essere quello che<br />
impiega la minor quantità <strong>di</strong> energia per il recapito delle<br />
informazioni;<br />
2. come raccolta della misurazione da parte del solo cluster-head.<br />
Questa è la soluzione proposta e in questo caso lo schema assume<br />
più un significato orientato al “load balancing”, visto che si mantiene<br />
attivo un solo sensore per cluster e con adeguate tecniche <strong>di</strong> elezione<br />
del cluster-head si può introdurre una politica <strong>di</strong> risparmio energia<br />
grazie all’accensione/spegnimento selettivo dei vari no<strong>di</strong> del gruppo.<br />
L’utilizzo dello schema “cluster-based” permette all’intero gruppo<br />
appartenente allo stesso cluster <strong>di</strong> essere identificato con il medesimo<br />
in<strong>di</strong>rizzo; questa tecnica ha quin<strong>di</strong> il vantaggio <strong>di</strong> ridurre il numero <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>rizzi fisici da allocare mantenendo la possibilità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
univocamente una parte della rete, inoltre si riducono i messaggi inviati che<br />
non devono essere più ripetuti per ogni nodo appartenete al cluster, e si<br />
riesce ad aumentare la ridondanza della rete e la risoluzione della misura<br />
effettuata. Una organizzazione del genere affronta il problema della non<br />
copertura <strong>di</strong> determinate zone nel corso <strong>di</strong> una procedura <strong>di</strong> monitoraggio;<br />
infatti in ambito locale al cluster è applicato il concetto <strong>di</strong> ridondanza. La<br />
stessa struttura può essere iterata su più livelli creando cluster <strong>di</strong> cluster,<br />
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