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Progetto e valutazione <strong>di</strong> algoritmi per la raccolta<br />

dati affidabili su reti <strong>di</strong> sensori senza cavo<br />

protocollo <strong>di</strong> consegna dei dati energeticamente efficiente. Dalla tabella 3.1<br />

risulta chiaro che l’unico protocollo che tiene conto del risparmio energetico<br />

è il protocollo ESRT (per stream <strong>di</strong> pacchetti) il quale si basa sull’idea <strong>di</strong><br />

poter cambiare la frequenza con cui i no<strong>di</strong> sensori recapitano le<br />

informazioni al nodo sink. Tenendo conto che il fine del lavoro è la<br />

valutazione <strong>di</strong> protocolli energeticamente efficienti e riuscire ad ottenere<br />

metriche per la valutazione complessiva della dependability del sistema, si è<br />

deciso <strong>di</strong> ricorrere a un semplice protocollo <strong>di</strong> tipo end-to-end in cui<br />

venissero utilizzati un numero minimo <strong>di</strong> trasmissioni <strong>di</strong> pacchetti al fine <strong>di</strong><br />

limitare al minimo il consumo energetico dei mote.<br />

L’idea <strong>di</strong> seguire un tale approccio è del resto giustificata in quanto non è<br />

detto che in ogni trasmissione vi siano per<strong>di</strong>te quin<strong>di</strong> può risultare utile<br />

dotare il nodo sink della intelligenza sufficiente per effettuare una<br />

operazione <strong>di</strong> monitoraggio dello stato della rete basandosi unicamente sui<br />

pacchetti ricevuti in instanti precedenti dai no<strong>di</strong> sensori. Sarà compito<br />

quin<strong>di</strong> del nodo sink provvedere all’inoltro delle richieste <strong>di</strong> ritrasmissione<br />

<strong>di</strong>rette ai sensori dai quali non ha ricevuto nessuna risposta in quanto sarà<br />

esso stesso ad avere una chiara situazione della copertura raggiunta in ogni<br />

ciclo <strong>di</strong> misurazione.<br />

Secondo questo para<strong>di</strong>gma i no<strong>di</strong> sensori sono semplicemente ridotti ad<br />

entità passive che effettuano cicli <strong>di</strong> misurazione su richiesta e provvedono<br />

all’inoltro delle misurazioni al nodo sink. Rispetto quin<strong>di</strong> ai protocolli<br />

accennati nel precedente paragrafo non dovranno gestire nessuna cache<br />

interna e non dovranno monitorare lo stato della rete. L’unica informazione<br />

conservata dai sensori sarà la stima dell’ultima misurazione effettuata, al<br />

fine <strong>di</strong> poterla rispe<strong>di</strong>re nel caso in cui arrivi una richiesta <strong>di</strong> ritrasmissione<br />

da parte del nodo sink.<br />

Per essere più chiari sulla <strong>di</strong>namica dell’algoritmo consideriamo lo scenario<br />

<strong>di</strong> figura 3.5. La rete risulta composta da 8 no<strong>di</strong> sensori atti al monitoraggio<br />

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