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Progetto e valutazione <strong>di</strong> algoritmi per la raccolta<br />

dati affidabili su reti <strong>di</strong> sensori senza cavo<br />

numero <strong>di</strong> cluster <strong>di</strong>sgiunti che contengono tutti i no<strong>di</strong> della rete sempre nel<br />

rispetto <strong>di</strong> un estremo superiore al cluster ra<strong>di</strong>us. Il secondo invece propone<br />

<strong>di</strong> considerare uno spanning tree in ogni cluster e <strong>di</strong> prevedere che i cluster<br />

che violano il vincolo <strong>di</strong> carico max e <strong>di</strong> cluster size vengano ulteriormente<br />

sud<strong>di</strong>visi in sottocluster. Si assume in questa accezione che ogni nodo abbia<br />

un peso (rappresentante la sua richiesta <strong>di</strong> banda) e che il totale <strong>di</strong> pesi <strong>di</strong><br />

tutti i cluster sia limitato. Infine viene introdotto un meccanismo per<br />

massimizzare il throughput <strong>di</strong> ogni cluster senza violare i requisiti <strong>di</strong> QOS.<br />

Infine Aoun e Boutaba [56], analizzano il problema del clustering sottoposto<br />

a limiti superiori per quanto riguarda la latenza e il consumo <strong>di</strong> energia dei<br />

no<strong>di</strong> interme<strong>di</strong>. Il lavoro complementa i lavori precedenti <strong>di</strong> Bejerano e<br />

Gupta in quanto tiene in conto anche del problema della formazione dei<br />

cluster (nel rispetto <strong>di</strong> un limite superiore sul cluster-ra<strong>di</strong>us, sulla<br />

<strong>di</strong>mensione del cluster e sul traffico trasmesso) e della scelta dei vari<br />

cluster-head. In particolare ogni cluster sarà dotato <strong>di</strong> un nodo che fingerà<br />

da gateway verso il nodo base e servirà quin<strong>di</strong> i no<strong>di</strong> presenti all’interno del<br />

cluster. Il lavoro prevede che ogni nodo sia associato ad un gateway e che<br />

possa sceglierne un altro in caso <strong>di</strong> “path failure”.<br />

3.6 APPROCCIO PROPOSTO PER IL CLUSTERING<br />

Dai precedenti paragrafi è emerso come il clustering risulta un’ottima<br />

soluzione per implementazione <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong> fault-tolerance e anche per la<br />

gestione del problema della copertura <strong>di</strong> zone monitorate. Dal paragrafo 3.5<br />

si è potuto constatare anche come molti sono stati gli stu<strong>di</strong> atti<br />

all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> protocolli energeticamente efficienti per il clustering.<br />

In questo lavoro <strong>di</strong> <strong>tesi</strong> l’esigenza <strong>di</strong> aumentare quanto più possibile la vita<br />

<strong>di</strong> una rete è particolarmente sentita e per questo si è pensato <strong>di</strong> sfruttare il<br />

protocollo <strong>di</strong> clustering unitamente al para<strong>di</strong>gma <strong>di</strong> leader-election<br />

perio<strong>di</strong>co all’interno <strong>di</strong> ogni cluster. Questo approccio sembra avvicinarsi<br />

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