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Figura 3.3: Organizzazione in cluster della rete<br />
Progetto e valutazione <strong>di</strong> algoritmi per la raccolta<br />
dati affidabili su reti <strong>di</strong> sensori senza cavo<br />
fino a raggiungere il sink, il nodo <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong> tutte le informazioni e<br />
d’interfaccia con reti esterne o con l’utente finale. La scelta del cluster head<br />
può essere casuale, o può tener conto delle risorse dei singoli no<strong>di</strong>,<br />
pre<strong>di</strong>ligendo come cluster head quello dotato <strong>di</strong> maggiore energia e meno<br />
impegnato in comunicazioni ra<strong>di</strong>o; infatti è evidente che il ruolo <strong>di</strong> cluster<br />
head richieda maggiori funzionalità, le quali coincidono con un più elevato<br />
consumo <strong>di</strong> potenza.<br />
È chiaro che è anche possibile assegnare perio<strong>di</strong>camente il compito <strong>di</strong> capo<br />
cluster a no<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti, che in momenti <strong>di</strong>versi risultino i più idonei a<br />
farsene carico.<br />
Riepilogando partizionare in cluster una rete <strong>di</strong> sensori wireless può servire<br />
sia in applicazioni <strong>di</strong> tipo Data gathering dove è richiesta una sud<strong>di</strong>visione<br />
in aree ciascuna delle quali corrisponde, quanto più è possibile ad una certa<br />
con<strong>di</strong>zione ambientale, sia nel Direct Diffusion per eleggere una gerarchia<br />
<strong>di</strong> no<strong>di</strong> più importanti, detti sempre cluster-head [12], e delegare poi a questi<br />
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