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Progetto e valutazione <strong>di</strong> algoritmi per la raccolta<br />
dati affidabili su reti <strong>di</strong> sensori senza cavo<br />
pacchetti nella rete per avviare l’operazione <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> ritrasmissioni.<br />
Scendendo più in dettaglio sulla <strong>di</strong>namica dell’approccio viene previsto un<br />
massimo numero <strong>di</strong> tentativi (NRO_MAX_REQUEST_COVERAGE) a <strong>di</strong>sposizione<br />
del nodo sink per cercare <strong>di</strong> raggiungere la copertura della rete dopo i quali<br />
la copertura completa fallisce. Questo semplice scenario mette in luce ancor<br />
<strong>di</strong> più come il concetto <strong>di</strong> “clusterizzazione” risulta essere alla base per<br />
l’implemetazione <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong> tolleranza <strong>di</strong> guasti sia transienti che<br />
permanenti e come ci venga in aiuto soprattutto per “rilassare” il requisito <strong>di</strong><br />
avere un trasporto affidabile. Infatti l’utilizzo <strong>di</strong> un protocollo come l’ESRT<br />
o simili avrebbe imme<strong>di</strong>atamente attivato meccanismi <strong>di</strong> ritrasmissione con<br />
il coinvolgimento <strong>di</strong> tutti i no<strong>di</strong> che componevano il “transmission path”.<br />
Ciò avrebbe portato ad un overhead in termini <strong>di</strong> banda e energia spesa<br />
anche se la copertura della rete era stata comunque raggiunta.<br />
Detto ciò analizziamo ora il caso <strong>di</strong> figura 3.7 ovvero lo scenario che vede<br />
una rete organizzata in cluster in cui in ogni cluster viene applicata la<br />
procedura <strong>di</strong> leader election (§ 3.6.1). La situazione in questo caso è un po’<br />
più complessa in quanto saranno interessati da misurazioni solo i relativi<br />
cluster-head e non più tutti i <strong>di</strong>spositivi che fanno parte del cluster e quin<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>minuisce il margine <strong>di</strong> errori <strong>di</strong> trasmissioni che si possono tollerare prima<br />
Figura 3.7: Organizzazione in cluster della rete con cluster-head<br />
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