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MONASTERI, CONVENTI - Provincia Tridentina

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vescovo loro padre Agostino, nella città nostra di Trento. Desiderando di<br />

soddisfare alla loro richiesta, concediamo ai medesimi frati dell'Ordine<br />

predetto per grazia speciale di fondare e costruire un luogo, casa e convento<br />

ad onore di Dio onnipotente e della gloriosissima Vergine Madre di Dio e<br />

per l'incremento del loro ordine, nella nostra predetta città di Trento, in<br />

modo tuttavia che in essa possano celebrare i divini uffici e predicare la<br />

parola di Dio al popolo. Salvo questo che debbono prestare secondo la<br />

consuetudine e gli statuti del loro ordine, a noi a ai nostri successori<br />

quell'onore e riverenza che dovevano prestare per diritto gli altri cristiani<br />

della diocesi 132 .<br />

Dato presso San Michele mercoledì 7 ottobre 1271".<br />

***<br />

In questo convento visse fino alla soppressione il beato Stefano<br />

Bellesini di Trento (25.11.1774-2.2.1840). Benemerito delle scuole trentine.<br />

Morì a Gennazzano.Fu beatificato il 24 dicembre 1904.<br />

***<br />

Trento 1272, dicembre 23. Alla presenza del vescovo Egnone (1247-<br />

1273) e di Mainardo conte di Tirolo, il Consiglio aulico diede il suo<br />

consenso a che i frati Eremitani possano costruirsi un convento in città di<br />

Trento o fuori della stessa 133 .<br />

"Il giorno 23 dicembre 1272 a Trento nel palazzo del vescovado, in<br />

presenza del signor Bonagiunta da Bressanone giudice e assessore del<br />

signor Egnone vescovo di Trento e del signor Mainardo conte tirolese ecc.<br />

Ivi nel palazzo superiore del vescovado in pieno Consiglio congregato<br />

come al solito al suono della campana, essendo stato proposto dai signori<br />

Firtedo di Zwingenstein e Corrado de Heben già capitani dei soprascritti<br />

signori Egnone vescovo e Mainardo conte di Tirolo, che si dovesse dar<br />

risposta alla lettera un tempo letta nello stesso Consiglio, nella quale si<br />

conteneva che il predetto signor Mainardo conte di Tirolo non voleva in<br />

nessun modo porre impedimenti ai frati Eremiti dell'Ordine di s. Agostino,<br />

dalla maggior parte del Consiglio venne emesso e dato questa risposta. Che<br />

i predetti frati Eremiti nonostante l'esistenza di qualche statuto o<br />

deliberazione fatta in antecedenza, possano ed abbiano il permesso i predetti<br />

frati Eremiti, di avere un luogo nella città 134 di Trento o fuori della stessa<br />

132 Nello stesso luogo, mese e giorno il vescovo scrisse un altro documento rivolto ai<br />

fedeli perché concorressero alla costruzione del convento che sarebbe sorto col titolo di s.<br />

Marco Evangelista: così il Bonelli in nota c, a p. 603.<br />

133 Bonelli Benedetto OFM, Notizie istorico-critiche II, p. 602.<br />

134 Un documento dello stesso giorno mese ed anno rogato dal notaio del sacro<br />

palazzo Varino di Bono ci fa sapere che un benefattore donò una casa ai detti frati Eremiti:

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