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MONASTERI, CONVENTI - Provincia Tridentina

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Frati Minori Cappuccini (OFMCap.)<br />

Nacquero dal ramo francescano dell'Osservanza nel 1525 per opera di<br />

Matteo da Bascio (1495-Venezia 1552) e di Ludovico da Fossombrone<br />

(+circa 1555).<br />

Vennero a Trento nel 1597 ed ebbero ospitalità temporanea in casa<br />

Lodron. Nell'anno 1598 fu loro consegnato l'antico convento di s. Croce, già<br />

dei Crociferi, eretto fino dal 1183. Vedi quanto detto nel capitoletto<br />

dedicato al monastero-ospedale di Santa Croce dei Crociferi.<br />

I Cappuccini rimasero fino al 1796, nel qual anno dovettero<br />

abbandonarlo per alcuni giorni. Ritornativi, lo lasciarono nel 1810 per la<br />

soppressione napoleonica.<br />

Riavuto nel 1815 fu poi abbandonato del tutto per fabbricarne uno<br />

nuovo con lo stesso nome di s. Croce, alla Cervara presso il vecchio<br />

stradone di Cognola nel 1841.<br />

Così scrive il P. Morizzo nella sua Cronaca all'anno 1841: " In causa<br />

dell'insalubrità del luogo, divenuto troppo basso per le frequenti inondazioni<br />

del torrente Fersina, in causa ancora dell'antichità del fabbricato e per altri<br />

incomodi, il convento di s. Croce era diventato appena abitabile per i<br />

Cappuccini. Quindi col permesso dei superiori dell'Ordine si pensò di<br />

abbandonarlo e se ne fabbricò uno più grande a spazioso, il quale sorse nella<br />

località "alla Cervara", il quale prese il nome di Santa Croce, dalla chiesa<br />

dedicata al ritrovamento (Inventio) della medesima. Essa ha cinque altari,<br />

dei quali due in cappelle laterali.<br />

Ai 2 gennaio 1841 il <strong>Provincia</strong>le con apposito memoriale supplicava<br />

l'eccelso Governo di poter vendere il convento già dei Crociferi con l'orto e<br />

annessi, onde col ricavato ammannire parte del capitale per fabbricarne uno<br />

nuovo, alla Cervara, l'area per il quale era già stata donata da alcuni<br />

benefattori.<br />

Ai 9 gennaio il vescovo pregato dai Cappuccini, scriveva alla<br />

Congregazione dei vescovi e Religiosi per ottenere l'edificazione del nuovo<br />

convento, esponendo le cause dell'abbandono del vecchio.<br />

Ai 13 febbraio il capitano del Circolo faceva sapere che il Governo non<br />

avrebbe approvata l'erezione del nuovo convento, se prima non se ne<br />

rassegnava il disegno e il relativo fabbisogno. E quindi ai 20 febbraio il<br />

vescovo domandava a tale scopo ai frati il progetto e il fabbisogno.<br />

Ai 26 marzo Sua Santità il Papa annuiva che si passasse alla vendita il<br />

vecchio convento e alla fabbrica del nuovo, domandatagli direttamente<br />

anche dal <strong>Provincia</strong>le a nome dei frati suoi146 , a condizione però che si<br />

146 Vedi l'interessante documento in Morizzo Marco OFM, I Francescani nel

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