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MONASTERI, CONVENTI - Provincia Tridentina

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agricolo, data la collaudata abilità dei monaci che seguivano la Regola di s.<br />

Benedetto nel mettere a coltura terreni abbandonati, soprattutto paludosi. La<br />

fascia di terreno fra l'Adige e la montagna, da Trento ad Aldeno, fu portata a<br />

coltura da questi monaci, come risulta dalle molte locazioni di terreni situati<br />

in quella zona.<br />

I Benedettini di s. Lorenzo avevano in affidamento anche la parrocchia<br />

di Egna e la pieve di Ora e la chiesa di s. Apollinare a Piedicastello.<br />

Lo splendore di questo monastero scemò un po' alla volta per la<br />

scarsezza delle vocazioni, tanto che nel 1235 l'abate Clerico e i suoi<br />

confratelli offrirono la chiesa, il monastero ed alcuni terreni adiacenti, ai<br />

frati Domenicani, presenti in città dall'anno precedente 1234.<br />

I pochi monaci benedettini si ritirarono con tutti i loro diritti e beni<br />

presso il Castello di Trento, cioè presso il Doss Trento accanto alla chiesa<br />

di s. Apollinare, che già era sotto la loro giurisdizione. E lì costruirono un<br />

altro monastero con lo stesso titolo di s. Lorenzo.<br />

Bisogna quindi fare molta attenzione, perché da quel momento i<br />

monasteri denominati di s. Lorenzo erano due: quello vecchio presso il<br />

fiume Adige (iuxta flumen Athesis), affidato ai Domenicani e quello nuovo<br />

abitato dai monaci di Vallalta, presso il Castello di Trento (iuxta castrum<br />

Tridenti) e accanto alla chiesa di s. Apollinare.<br />

Si deve tenere presente che il percorso del fiume Adige è stato deviato<br />

alla metà dell'Ottocento (1854-1858). Prima della deviazione rasentava torre<br />

Verde e torre Vanga. Da torre Vanga sulla sinistra del fiume partiva un<br />

ponte di legno che collegava la città con il monastero di s. Lorenzo che si<br />

trovava sulla destra del fiume. Prima della deviazione dell'Adige i due<br />

monasteri si trovavano ambedue sulla destra del fiume. Ora il vecchio s.<br />

Lorenzo viene a trovarsi in riva sinistra.<br />

Il vecchio monastero presso l'Adige era guidato da un domenicano<br />

chiamato Priore. Quello nuovo era guidato da un monaco di Vallalta col<br />

titolo e le prerogative di abate, coadiuvato da un Priore.<br />

All'inizio del secolo XV cominciò una decadenza inarrestabile anche<br />

per il nuovo s. Lorenzo, tanto che il vescovo di Trento nel 1426 pensò bene<br />

di trasferire i beni di questo monastero per istituire una nuova dignitas<br />

capitolare, denominata Prepositura, dignità allora non ancora presente nel<br />

Capitolo della cattedrale di Trento.<br />

Nel 1444 il monastero di s. Lorenzo presso il castrum Tridenti fu<br />

distrutto dal fuoco e allora l'abate Benedetto, che continuava a ritenersi<br />

legittimo abate, pose la sua dimora nella casa di Giacomo Roccabruna<br />

presso s. Maria Maggiore.<br />

Vi fu una lotta accanita tra l'abate benedettino che non voleva cedere i

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